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Mafia, la Dia: "Meno estorsioni, ma tornano ad aumentare gli omicidi al Sud"

Estorsioni ed usura «mostrano invece dati generalmente in flessione con una leggera controtendenza per le estorsioni rilevate nelle regioni settentrionale generalmente più attive dal punto di vista produttivo e commerciale

Pur in un contesto in cui la criminalità organizzata continua tendenzialmente a preferire «l'infiltrazione economica finanziaria» alle «manifestazioni di violenza», tornano a crescere gli omicidi di mafia: erano stati 7 nel secondo semestre del 2020, sono stati 15 nel secondo semestre del 2021. E’ uno dei dati che emergono dall’ultima Relazione semestrale della Dia.

«Analizzando il dato suddiviso tra le macroaree nord-centro-sud - notano gli analisti - l’aumento riguarda solamente i contesti meridionali» mentre «calano le fattispecie collegate all’associazione di tipo mafioso e per delinquere, nonchè ai delitti commessi nelle circostanze di cui all’art. 416. Il che conferma in linea generale la maggiore propensione delle organizzazioni criminali ad operare secondo logiche di sommersione e di mimetizzazione nel tessuto sociale ad eccezione del sud Italia dove si assiste alla persistenza del ricorso alle tradizionali metodologie cruente per un’affermazione territoriale».

Il deciso decremento del fenomeno del riciclaggio su tutto il territorio nazionale, già osservato per il primo semestre 2021,» potrebbe ricollegarsi al ricorso dei gruppi criminali a strategie finanziarie sempre più raffinate e quindi di non facile individuazione. Ciò si affianca alla diminuzione dei reati di corruzione, frode nelle pubbliche forniture, trasferimento fraudolento di valori: tuttavia occorre precisare che si tratta di fattispecie di reato che emergono generalmente in seguito ad attività investigative complesse e di ampio respiro spesso condotte in tempi che valicano ampiamente il semestre».

Estorsioni ed usura «mostrano invece dati generalmente in flessione con una leggera controtendenza per le estorsioni rilevate nelle regioni settentrionale generalmente più attive dal punto di vista produttivo e commerciale. La diminuzione del traffico di stupefacenti in tutte le regioni non deve indurre a facili ottimismi poichè le indagini anche recenti non mostrano alcuna perdita di interesse delle organizzazioni mafiose per questo genere di crimine molto remunerativo».

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