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Mafia, casa discografica neomelodica del clan Picanello a Catania: le condanne

La casa discografica neomelodica «Q Factor Records», con sede nel quartiere di Picanello a Catania, finita mesi fa sotto sequestro, in mano alla mafia del clan Santapaola che comanda nel rione. E’ quanto emerge dalla prima trance del processo celebrato con il rito abbreviato scaturito dall’operazione "Picaneddu", avviata dai carabinieri all’alba del 15 ottobre del 2021: l’inchiesta ha documentato attraverso le intercettazioni e i racconti di alcuni pentiti gli affari segreti che si muovevano dietro l’etichetta specializzata in musica neomelodica. Oltre a scoprire incontri e summit mafiosi, in alcuni casi i boss si salutavano con il bacio in bocca. Il gup del tribunale di Catania ha condannato il boss Giovanni Comis 3 anni e 4 mesi per i reato di intestazione fittizia di beni.

Queste le condanne: Andrea Caruso 6 anni e 8 mesi, Giovanni Frazzetta 6 anni e 8 mesi, Vincenzo Dato 8 anni e 4 mesi, Marco Frazzetta 4 anni e 8 mesi, Vincenzo Scalia 7 anni, Giuseppe Russo 9 anni, Carmelo Salemi 7 anni e 8 mesi, Giovanni Comis 3 anni e 4 mesi e 4 mila euro di multa, Rudi Veneziano 1 anno. Il giudice ha inoltre condannato gli imputati (Caruso, Dato, i Frazzetta, Russo, Salemi e Scalia) al risarcimento del danno nei confronti dell’Associazione Alfredo Agosta che si è costituita parte civile nel processo abbreviato. Assolto per non aver commesso il fatto Francesco Testa.

 

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