Domenica 19 Maggio 2024

Una tonnellata di rifiuti da 107 a 365 euro: così i conti dei Comuni siciliani vanno in tilt

L’emergenza rifiuti in Sicilia non attende l’insediamento del nuovo governo regionale o la proclamazione dei deputati all’Ars. «Il costo per singola tonnellata dell’indifferenziato, infatti, potrebbe schizzare da 107 fino a 365 euro. La notizia circolata nei giorni scorsi, dopo l’invio di una nota da parte di Sicula trasporti su alcuni aggiornamenti del nuovo tariffario in vigore dal primo ottobre, rischia di creare ulteriori disagi», spiega Francesco Laudani, presidente della Srr Area Metropolitana di Catania. Il neo presidente Renato Schifani, eletto governatore anche se ancora in maniera non ufficiale, è cosciente che il giorno stesso del suo insediamento sul suo tavolo troverà il fascicolo dell’emergenza rifiuti. E la prima domanda alla quale rispondere riguarderà i 45 milioni di euro stanziati dal Governo Musumeci per “alleviare” la spesa per il conferimento rifiuti ai Comuni. La somma è ancora conservata nel cassetto? Quale sarà il criterio per l’assegnazione? Sicula Trasporti, la società che gestisce la discarica in contrada Grotte San Giorgio, nel Siracusano, nella quale conferiscono 170 comuni dell’Isola, avrebbe inviato il rinnovo del contratto per i rifiuti indifferenziati che prevede aumenti dal 1 ottobre. Ed in realtà la cifra di 360 euro a tonnellata era già stata paventata mesi fa. «Ma i comuni hanno approvato i piani tariffari sulla base della tariffa che era arrivata a 240 euro a tonnellata, se l’eventuale aumento venisse confermato, si troverebbero a sottoscrivere una nuova convenzione con gli impianti privati, ma devono andare a reperire la nuova copertura finanziaria», afferma Laudani. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina Sicilia 

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