Lunedì 29 Aprile 2024

Siracusa, un tesoro da 50 mln confiscato all'imprenditore ergastolano Emanuele Ruggeri

Due terreni edificabili a Carlentini (Siracusa), 157 motrici per articolati, 244 rimorchi, 6 autoveicoli di lusso e poi conti correnti (che da soli ammontano a circa 4 milioni 450mila euro). E' il patrimonio, calcolato in circa 50 milioni di euro, confiscato all’ergastolano Filadelfo Emanuele Ruggeri, esponente di spicco del clan “Nardo”, che opera nella zona nord della provincia di Siracusa. Secondo i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando di Siracusa, che hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Catania, Ruggeri grazie ai propri familiari e a prestanome, “sebbene detenuto dagli anni Novanta per associazione mafiosa, per omicidi ed altro, continuava a gestire di fatto l’attività del clan”. La confisca, che segue al sequestro già effettuato il 7 febbraio del 2020 emesso dal Tribunale di Catania, su richiesta della Dda, è "l’epilogo di indagini economico-patrimoniali condotte, ai sensi del “Codice Antimafia”, sotto la direzione della Procura di Catania e finalizzate a tracciare i beni riconducibili al clan Nardo e al suo referente Ruggeri" spiegano i carabinieri. Quest'ultimo, nonostante fosse in carcere, riusciva tramite i familiari ad impartire disposizioni sulla gestione di due importanti aziende di trasporto. Gli accertamenti dei militari hanno consentito di riscontrare "oltre all’escalation di condotte criminose e la sua eccezionale propensione a comportamenti antisociali mediante numerosi reati" una sproporzione tra i redditi "pressoché inesistenti, dichiarati dallo stesso e dal proprio nucleo familiare ed il patrimonio loro effettivamente riconducibile".

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