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Sicilia, il dramma del caro-bollette in sedici punti

Cosa c’è nella piattaforma rivendicativa che domani a Palermo sarà al centro della maxi-manifestazione di imprese e associazioni

Domani mattina la Sicilia manifesta contro il caro energia. La mobilitazione, oltre alla chiusura dell’attività in tutta l’isola, prevede il raduno alle 10 di tutti i partecipanti in piazza Croci a Palermo da cui poi prenderà il via il corteo che arriverà sino in piazza Verdi, dinanzi al Teatro Massimo. Qui ci sarà il comizio dei rappresentanti delle sigle promotrici della manifestazione. È il primo grande appuntamento di carattere regionale, che mette assieme sigle diverse realtà di ogni provincia (è prevista una numerosa delegazione anche da Messina).
È la prima tappa di un percorso che vuole manifestare la sofferenza di famiglie, lavoratori e aziende alle prese con un panorama complessivo a dir poco tragico, dicono Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Cidec Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra & Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, Associazione Un.I.Coop. e Adoc Sicilia. Il “Tavolo unitario” delle sigle promotrici della manifestazione ha concordato di sollecitare misure urgenti e concrete, ma anche strutturali. «Quella del 7 novembre non vuole essere una serrata né tanto meno uno sciopero – dice Pippo Glorioso, segretario provinciale della Cna di Palermo –, bensì una manifestazione democratica per chiedere a gran voce e unitariamente che il governo centrale ascolti le nostre istanze, per tutelare le fasce più fragili, e possa intervenire concretamente. Secondo i dati dell’Ocse e del Fondo Monetario siamo già in recessione e a questa aggiungiamo che l’inflazione è quasi al 12%. Sono dati allarmanti che porteranno la nostra società isolana in ginocchio se non si interviene».

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