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Ponte, torna in vita la società Stretto di Messina

Il primo atto concreto verso la realizzazione del collegamento stabile. Il provvedimento lunedì in Consiglio dei ministri. Era stata posta in liquidazione quasi 10 anni fa. Il vicepremier Salvini, intervenuto online al convegno di Messina, ribadisce la volontà del Governo di realizzare la grande opera

Matteo Salvini lo aveva annunciato durante l’intervento in videoconferenza al webinar promosso da UniMe e il Governo ha dato seguito all’impegno. Nella nuova Finanziaria nazionale, che verrà approvata lunedì prossimo dal Consiglio dei ministri, viene “resuscitata” la società Stretto di Messina. «È il primo passo concreto verso la costruzione del Ponte», ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture.
E davvero si tratta di una “resurrezione”. Perché la “Stretto di Messina Spa”, la società costituita dallo Stato con la “mission” di progettare, realizzare e gestire il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, è da quasi dieci anni ufficialmente «in stato di liquidazione». Una delle tante vicende assurde del Belpaese, con un commissario liquidatore al quale ogni anno viene dato un compenso di centomila euro e con un collegio di revisori che controlla gli atti di bilancio di una Spa, di fatto, inesistente.
«Più mi dicono che il Ponte sullo Stretto non si può fare, più mi danno la voglia e la forza per farlo – ha dichiarato Salvini, durante il suo intervento in modalità telematica al convegno promosso dal Dipartimento di Economia dell’Ateneo peloritano –, fa piacere sapere che le forze universitarie, sociali e culturali, ci metteranno un loro mattoncino, affinché i lavori partano. Conto di tornare presto a Messina e a Reggio Calabria, però portando progetti, novità, finanziamenti e lavoro, perché oltre ai posti che questa infrastruttura potrà creare, io penso che sarà per l’Italia il maggiore volano di immagine per il prossimo decennio. Se facciamo squadra, penso che dopo 54 anni si potrà finalmente posare la prima pietra di un’opera che lascerà traccia nella Storia». E il primo atto formale «sarà quello di reinsediare la società Stretto di Messina che dovrà tornare a svolgere le sue funzioni».

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