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Riscaldamenti guasti in una scuola di Palermo, bambina di 10 anni in ipotermia

Una bambina che frequenta la quinta elemntare a Palermo, intitolata a Emanuela Loi, è andata in ipotermia per il freddo di queste ore e, soccorsa da un’ambulanza, è stata ricoverata in ospedale. Il fatto è avvenuto nella scuola elementare Emanuela Loi. L’impianto di riscaldamento si era guastato, ma, secondo quanto riferisce la Flc Cgil, «la preside aveva segnalato il problema dell’impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente e, addirittura, nemmeno i solleciti da parte della prefettura hanno consentito la risoluzione del problema».

Interviene il sindaco Lagalla

«L'amministrazione sta provvedendo rapidamente a riparare e che, già da domani, riporterà a normalità la situazione». Lo dichiara il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a proposito della bambina andata in ipotermia a causa dei riscaldamenti sguasti in una scuola elementare di Palermo. «La situazione delle scuole - spiega Lagalla - è nota. Ha accumulato ritardi di manutenzione e, quindi, con problemi gestionali non banali che l’amministrazione sta provvedendo a risolvere, sia erogando direttamente somme a favore degli istituti scolastici, sia nell’ambito di un accordo quadro che, a seguito dell’approvazione del bilancio, questa Amministrazione, è stata in grado di avviare».
Il primo cittadino del capoluogo siciliano parla di un «guasto improvviso all’impianto di riscaldamento», ma è il segretario della Flc Cgil, Fabio Cirino, a sottolineare che la dirigente scolastica «aveva segnalato il problema dell’impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente e, addirittura, nemmeno i solleciti da parte della prefettura hanno consentito la risoluzione del problema».

La Flc CGIL

Sul caso della scuola Emanuela Loi interviene la Flc Cgil Palermo. «Esprimiamo – dichiara il segretario Fabio Cirino - solidarietà e vicinanza alla dirigente scolastica Rosaria Corona, alla piccola studentessa, a tutti gli studenti, e a tutti i dirigenti scolastici che, nonostante l'abnegazione e l'enorme lavoro che svolgono ogni giorno si sentono spesso soli e abbandonati in trincea a combattere contro le inefficienze delle strutture edilizie scolastiche. Se il guasto c’è, ed è segnalato da tanto tempo, e accade un incidente, che altro c’è da fare, se non essere costretti a chiudere la scuola?».

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