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Caso Cannes, l'evento bloccato in Sicilia lo farà l'Oman (con lo sconto)

Dopo la bocciatura del progetto al prossimo Festival di Cannes da parte della Sicilia, la società lussemburghese Absolute Blue ha proposto la stessa iniziativa al Sultanato dell’Oman con una tariffa "scontata" del 43%: 2,1 milioni anziché i 3,7 assegnati (e revocati) dalla Regione. E' quanto scrive questa mattina il quotidiano La Sicilia, che aveva già sollevato la vicenda. "Basta sostituire una parola. E così 'Sicily, Women and Cinema', per magia, diventa 'Oman, Women and Cinema'.

Sempre e comunque da mettere in mostra sulla Croisette a maggio prossimo - si legge nel pezzo firmato da Mario Barresi - Anche il format non cambia di molto. Anzi: resta identico. Uno 'shooting' fotografico nella patria del committente; basta cambiare gli scorci mediterranei e le bellezze millenarie dell’Isola col panorama della Penisola araba. E così il Cretto di Burri diventa il deserto di Wahiba, il duomo di Ortigia è surrogato dalla Grande moschea del sultano Qaboos, i Faraglioni di Acitrezza e Scala dei Turchi spostati nel Golfo Persico, il fascino gattopardesco di Villa Palagonia rivive nel suk labirintico di Muttrah".

Sono meno i soldi sul piatto. Absolute Blue applicherebbe di fatto al Sultanato "uno sconto di circa il 43% sulla cifra pattuita con la Regione. Per tutta l’operazione 'Oman, Women and Cinema' chiede infatti 2.320.000 dollari americani. Ovvero: 2.133.820 euro al cambio attuale. E cioè ben 1,6 milioni in meno di quelli che riteneva necessari per il progetto siciliano, una cifra molto simile all’evento del 2022. Nella trattativa con gli arabi - si legge ancora su La Sicilia - inoltre, Absolute Blue accetta di dimezzare il costo dello shooting fotografico: dai 620mila euro richiesti a 367mila".

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