Domenica 28 Aprile 2024

Donna aggrappata al salvagente per ore, salvata dai pescatori a Lampedusa

Una donna è stata salvata nella notte tra venerdì e sabato a sud di Lampedusa e ricoverata in ospedale sotto shock dopo che pescatori tunisini l’hanno trovata aggrappata a un salvagente al largo dell’isola. Sola nell’acqua gelida del canale di Sicilia, aggrappata a un salvagente, ha vissuto ore d’angoscia dopo esser caduta dall’ennesimo barchino carico di disperati che tentano di attraversare il Mediterraneo: è in condizioni di grave ipotermia, sotto shock e non parla la donna salvata miracolosamente lo scorso fine settimana a sud di Lampedusa da un peschereccio tunisino. Aiuto arrivato dopo l’allarme dei pescatori tunisini. La sua storia fa tornare immediatamente alla mente quella di Joséphine, la camerunese che a luglio del 2018 rimase due giorni in mare aggrappata a un pezzo di legno con accanto il cadavere di un’altra donna e di un bimbo di 5 anni dopo il naufragio del gommone su cui viaggiava. A salvarla furono i volontari di Open Arms e la foto che immortala l’orrore nei suoi occhi fece il giro del mondo. La donna salvata nella notte tra venerdì e sabato è stata trasferita, con elisoccorso del 118, dal Poliambulatorio di Lampedusa all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dopo essere stata trovata in acqua con indosso un salvagente. A chiedere aiuto e a far scattare i soccorsi sono stati dei pescatori tunisini che, dopo aver tratto in salvo la giovane, hanno chiamato la Capitaneria di porto che ha recuperato la naufraga e l’ha portata a molo Favarolo di Lampedusa. La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, attende che la giovane sia in condizioni di poter parlare per ricostruire cosa le è effettivamente accaduto. Oltre cento arrivi sui barchini nello scorso fine settimana La donna dovrebbe essere caduta, e il salvagente le è stato lanciato per salvarla, da uno dei barchini che viaggiavano con destinazione Lampedusa. Forse quello con a bordo 39 persone arrivato sull'isola dopo essere stato soccorso da una motovedetta della Capitaneria alle 18.25 di venerdì. I 39 migranti, originari di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Tunisia, Bangladesh e Pakistan, hanno riferito ai soccorritori d’aver visto, mentre erano in navigazione, le salme di due uomini in mare. A Lampedusa nel fine settimana non si sono fermati gli sbarchi da diverse piccole imbarcazioni per un totale di oltre cento persone arrivate, fra cui anche donne e minori. Fra i 42 migranti superstiti sul barchino soccorso giovedì sera con 8 cadaveri a bordo c'è anche il padre del neonato deceduto a 4 mesi, nonché il marito della donna morta durante il viaggio. Il bambino è scivolato dalle braccia della mamma ed è morto in mare, secondo quanto chiarito in seguito. La prima versione, infatti, era che la donna, presa dalla disperazione per la morte del figlio, lo avesse gettato in acqua. (The photo shows a body among a shipwreck in which a surviving Cameroonian woman, Joséphine, is found and rescued, in the Mediterranean, by Proactiva Open Arms's ship 'Astral', 17 July 2018.

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