
«Sono incazzato, per le notizie che apprendo nei telegiornali». Lo avrebbe riferito il boss Matteo Messina Denaro a fonti sanitarie e penitenziarie all’interno del carcere di massima sicurezza dell’Aquila dove è detenuto in 41bis. Il boss sottolinea che sul suo conto «vengono raccontate balle, ed è tutto frutto di fraintendimenti». Messina Denaro contrariamente ai primi giorni di reclusione ora guarda con attenzione la televisione.
L’autista del boss Matteo Messina Denaro, Giovanni Luppino, ha rinunciato al ricorso contro la custodia cautelare in carcere. Luppino, difeso dall’avvocato Giuseppe Ferro, era stato arrestato alle 16 gennaio insieme con il boss, che aveva accompagnato alla clinica La Maddalenaa Palermo, dove Messina Denaero è stato catturato. Luppino è accusato di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento aggravati dall’avere agevolato la mafia. Oggi era prevista l’udienza al Tribunale del Riesame. La Procura, tra gli altri atti, aveva anche depositato una foto scattata il 25 dicembre scorso, rinvenuta nel cellulare dell’autista, che ritrae la Giulietta del capomafia parcheggiata davanti casa Luppino a Campobello di Mazara. Luppino nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva sostenuto di conoscere il boss da circa sei mesi come Andrea Bonafede.
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