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Ghiaccioli "Polaretti" contro "Icepop", la ditta dolciaria catanese Dolfin vince il ricorso

Il giudice ordina il ritiro e il sequestro della produzione dei ghiaccioli da gelare la cui confezione evoca gli originali della storica azienda siciliana. Talmente popolari da essere entrati nel linguaggio comune. Il presidente Dolfin, Santi Finocchiaro: “Ennesimo tentativo di imitazione di un prodotto originale, amatissimo dai bambini, a base di succo di frutta, acqua dell’Etna e battezzato trenta anni fa con un nome italianissimo che oggi esportiamo in 50 paesi”. La canadese Deebee’s lo ha sviluppato facendone uno snack alla frutta per grandi e piccini dall’alto profilo nutrizionale.

La Sezione specializzata Imprese del Tribunale di Catania ha accolto il ricorso proposto da Dolfin, che si è affidato allo studio legale dell'avvocato Santi Delia, a difesa del brand Polaretti contro Cerealitalia e Dolci Preziosi per l'immissione sul mercato dei ghiaccioli Icepops-Minions.

Il competitor del cioccolato aveva lanciato un prodotto estivo che richiamava i più famosi Polaretti accostandogli il brand dei Minions ottenuto nel mondo del licensing internazionale.

Secondo il Tribunale etneo "nel caso di specie, ricorrono i segni distintivi individualizzanti nell’abbigliaggio (l'insieme degli ornamenti con cui viene decorata una bottiglia, come etichette e controetichette, ndr) dei ghiaccioli Polaretti. Tale confezione è certamente fornita di caratteri originali in grado di porla in una situazione differente rispetto alle altre concorrenti. Ciò appare evidente raffrontandola con i prodotti omogenei che queste ultime presentano sul mercato (...)" giacché "l’uso dei colori, la presenza di alcuni disegni originali, l’indicazione di una sorpresa all’interno e del retro colorabile, i quali appaiono essere certamente tratti salienti e distintivi delle confezioni dei Polaretti e che, pertanto, contribuiscono tutti ad un abbigliaggio originale. Ponendo, poi, a confronto la confezione della ricorrente con quello di Ceralitalia I.D. spa è evidente l’idoneità a generare confusione, se solo si pongono in risalto alcuni elementi presenti nella confezione ‘IcePops’: la prevalenza dei colori azzurro/blu; le identiche dimensioni del packaging; l’indicazione del gadget in omaggio; le immagini del ghiaccio; lo sfondo disegnato e colorabile. La circostanza che nei ghiaccioli “Polaretti” sia raffigurato un pinguino, mentre in quelli della resistente uno dei noti personaggi “Minions” non appare, da sola, sufficiente ad escludere il rischio confusorio proprio in forza delle superiori considerazioni".

Per il Tribunale è inoltre violato anche il disposto dell'art. 2598 n. 2 cc apparendo "sussistere la condizione dell’appropriazione di pregi da parte della resistente, tenuto conto che la stessa ha prodotto e commercializzato la confezione di ghiaccioli “IcePops” agganciando, non lecitamente, la rinomanza di quella dei ‘Polaretti’.
Il Tribunale ha ordinato l'immediato ritiro dal mercato del prodotto di Cerealitalia, il divieto di produzione anche per mano di terzi degli stessi e la pubblicazione del provvedimento sul Corriere della Sera, con caratteri doppi, per due volte.

Esulta Santi Finocchiaro, presidente Dolfin SPA: “Anche stavolta siamo stati costretti a fermare l’ennesimo tentativo di imitazione nei confronti di un prodotto e di un brand quello dei Polaretti che con i miei fratelli abbiamo creato ex novo e che abbiamo volutamente battezzato con un nome italianissimo. Una parola che, oltre a diventare un jingle canticchiato da due generazioni di consumatori, è diventata un neologismo, entrato nel linguaggio comune come dimostrano le citazioni di tanti vip e i testi di canzoni. Da 30 anni investiamo risorse e creatività per migliorare i nostri ghiaccioli da gelare a casa che, oltre a essere realizzati con vero succo di frutta, utilizzano l’acqua di una sorgente naturale sull’Etna, a Milo. Insomma: un prodotto inimitabile e autentico pensato per i bambini ma che piace anche alle mamme per le materie prime e la quantità di succo di frutta. Talmente originale che da qualche anno è stato adocchiato dalla canadese Deebee’s per la quale abbiamo lo abbiamo ulteriormente sviluppato come merenda alla frutta, bio, senza zucchero e dall’alto profilo salutistico, per il mercato degli States destinato a bambini e adulti”.

L'Avvocato Santi Delia, menzionato da Forbes negli ultimi anni tra i "100 legal leader" italiani, ha difeso Dolfin - secondo player del food chocolate nel target bambini dopo Ferrero - negli anni passati anche in tema di concorrenza sleale perpetrata da altri competitor (che in quei casi avevano scelto i cartoon dei Pinguini del Madagascar) e nei contratti di private label che hanno visto Dolfin sbarcare in Nord America in parteneriship con Debee's.

Il packaging avrebbe indotto in errore l’ignaro acquirente

Il legale messinese del foro di Roma, Santi Delia specializzato sul tema e che con il suo team di legali ha difeso Dolfin anche nei contenziosi precedenti ha spiegato di “essere riuscito a dimostrare che, nonostante Dolci Preziosi fosse legittimamente licenziataria del brand, aver accostato nel packaging quei personaggi ai ghiaccioli al succo di frutta – simili nel formato, nei gusti, nella confezione – avrebbe indotto in errore l’ignaro acquirente arrecando un danno diretto a Dolfin. È stato possibile rappresentare una concorrenza parassitaria, dunque, anche innanzi a scelte imprenditoriali astrattamente lecite come quella di un brand nel mondo del licensing e la commercializzazione di un prodotto, come i ghiaccioli senza stecco. Il giudice ha riconosciuto la bontà delle motivazioni documentate da Dolfin dichiarando “imitazione servile e concorrenza sleale” quella del competitor”.

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