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Etna, dopo l'eruzione innalzato a "giallo" il livello di allerta

L’innalzamento del livello di allerta per l’Etna è stato causato dal comportamento della Bocca Nuova, i cui parossismi sono «diversi» da quelli del Cratere di Sud-Est. Lo spiega il vulcanologo dell’Ingv Boris Behncke. La Bocca Nuova, nata intorno al 1968 all’interno del Cratere centrale, non produce «quasi mai grandi quantità di cenere; almeno durante le sue fasi più intense (come quelle dell’ottobre 1999 e del gennaio-febbraio 2013) non ne ha fatte». «A questa attività eruttiva - aggiunge - si è aggiunta un’intensa attività sismica in area sommitale, accompagnata da deformazioni del suolo, che in alcuni casi avvengono quando ha inizio una maggiore attività sommitale. Così è successo, per esempio, esattamente 7 anni fa, il 18 maggio 2016, quando si è risvegliato all’improvviso il cratere Voragine: anche in quella occasione si sono osservate delle deformazioni del suolo in area sommitale».

Dalle valutazioni emerse durante la riunione nella tarda serata di ieri con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione siciliana, il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque disposto, per il vulcano Etna, il passaggio di livello di allerta da «verde», che corrisponde ad attività eruttiva assente o molto bassa, al livello «giallo» - attività eruttiva da bassa a media. Tale valutazione è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dai Centri di Competenza che per l’Etna sono l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio Etneo e Sezione di Palermo) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente.

L’innalzamento del livello determina un incremento del raccordo informativo tra la comunità scientifica e le strutture di protezione civile. Tali informazioni consentono alla struttura di protezione civile della Regione Siciliana di allertare le strutture territoriali di protezione civile e adottare eventuali misure in risposta alle situazioni emergenziali, soprattutto in relazione a scenari di impatto locale. Occorre tener presente che i passaggi di livello di allerta possono non avvenire necessariamente in modo sequenziale, essendo sempre possibili variazioni repentine o improvvise dell’attività, anche del tutto impreviste.

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