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Un giorno al mare in Sicilia costa anche 50 euro

Rincari dal 10 al 20% in molti lidi siciliani anche se c’è chi ha mantenuto i prezzi dello scorso anno, almeno ufficialmente. Agosto carissimo soprattutto a San Vito Lo Capo e Taormina

San Vito Lo Capo

Ombrellone e lettino quest’estate costeranno dal 10 al 20 per cento in più rispetto all’anno scorso. Per un giorno al mare una coppia spenderà dai 20 euro di giugno fino ai 40 di agosto che possono arrivare pure a 50 euro nelle località turistiche più gettonate come San Vito Lo Capo e Taormina. Gli aumenti sono comunque abbastanza contenuti nonostante la congiuntura economica sia particolarmente negativa: i rincari per benzina, pedaggi, bollette e spesa hanno inevitabilmente provocato un balzo in avanti dei costi di gestione degli stabilimenti balneari. Sui gestori delle spiagge incombe infatti l’incertezza legata alla liberalizzazione delle concessioni, il cui futuro è tuttora in discussione. Quelle attuali, secondo la direttiva europea Bolkestein, scadono il prossimo 31 dicembre: subito dopo si dovrebbero assegnare le nuove anche perché il consiglio di Stato ha bocciato la proroga di un anno che era stata decisa dal governo nazionale.

Ma la Regione difficilmente potrà pianificare la mappatura delle coste e dare il via ai bandi di gara entro il primo gennaio del 2024. Molti comuni, infatti, devono ancora dotarsi del piano di utilizzo del demanio marittimo: per questo motivo l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, che ha già istituito un nucleo di esperti, ha intenzione di inviare i commissari nelle amministrazioni in ritardo e di insediare un tavolo tecnico per accelerare le procedure. Una situazione che non aiuta la categoria dei balneari con il rischio che a soffrirne possano essere i turisti e coloro i quali sceglieranno di trascorrere le giornate al mare in uno dei tanti impianti distribuiti lungo i litorali siciliani. Una recente indagine del centro studi regionale di Cna - la confederazione dell’artigianato e della piccola e media impresa - compiuto su un campione di 150 operatori del settore balneare distribuiti su tutta l’Isola, ha messo in evidenza che circa il 53 per cento dei lidi, dotati di bar e ristoranti, manterrà gli stessi prezzi del 2022 mentre il 29 per cento prevede di aggiungere il 5 in più e solo il 18 per cento delle strutture applicherà un surplus del 10 per cento.

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