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Festa dei carabinieri a Taormina, il generale Robusto: "Siamo chiamati a vivere la vita con intensità"

Luigi Robusto

"Ognuno di noi è chiamato a vivere la propria vita con intensità, a calarsi nel sociale, nel nostro caso cercando anche di interpretare il perché di certi modi di essere da parte dell'altro. Dopo 50 anni di questa vita vissuta su un palcoscenico che è la strada, in teatri di altra natura, a prevalere è però sempre quel sentimento che ti spinge a comprendere il perchè di quel modo di essere, ricevendo anche un'ispirazione che ti porti a sublimare quello che fai. Non può una persona che fa commuovere con il suo canto o il suono di uno strumento, non essere un buon cittadino, e nel nostro caso un buon carabiniere. Se guardiamo chi c'è sotto o fuori da quella divisa, vedremo che c'è una brava persona".

A parlare non è un poeta, un filosofo, o un artista, ma un militare. Anzi, un alto ufficiale: il generale di Corpo d'Armata Luigi Robusto, al vertice del Comando Interregionale Culqualber dell'Arma per Sicilia e Calabria. Una persona il cui animo gentile non è mai stato soffocato dalla divisa da carabinere, ma anzi ne è stato sempre da essa ben vestito. E manifestato, nella pur salda gestione del susseguirsi di incombenze, responsabilità, emergenze legate ad oltre mezzo secolo di onorata carriera che lo ha portato ad un soffio dal Comando Generale e, adesso, a pochi mesi dal congedo che avverrà a dicembre.

E proprio da questa visione sprituale, quasi metafisica, di un ruolo e di una missione, che si concretizza e prende poi anima e corpo nelle migliaia di militari in divisa che popolano la quotidianità, nasce "Note Musicali sotto le Stelle - dal cuore dell'Arma del Nostro Sud", l'evento che si tiene questa sera al teatro antico di Taormina e che vede esibirsi sul palco un cast di militari in divisa. La serata, ad ingresso libero, è finalizzata a raccogliere fondi per gli oltre mille orfani dei militari caduti in servizio aiutati dall'organizzazione Onaomac, cui saranno devoluti attraverso la Croce Rossa.

Presentatore d'eccezione dello spettacolo (che sarà prossimamente trasmesso in tv sulle reti del gruppo Ses, Rtp e Tgs, grazie al sostegno della Fondazione Bonino-Pulejo che ne supporta la videoripresa) sarà il carabiniere "in pectore" Flavio Insinna, l'amato capitano Anceschi della serie tv "Don Matteo", che ha sottolineato lo slancio con cui ha accettato questo invito, attraverso il quale esprimere il valore profondo del donarsi agli altri.

"Con questa serata io darò il mio saluto in modo romantico – aggiunge ancora Robusto - con quella poesia che ho sempre trovato nella vita di ogni giorno. Credo fortemente in questo evento, e mi ha aiutato a crederci l'entusiamo che ho raccolto fra la gente e lo stesso Flavio Insinna. Io sono arrivato ad un punto in cui questa vita, che dura da più di 50 anni, è vissuta in modo ispirato, con grande passione e con quel pizzico di umiltà che mi ha fatto sempre ritenere di dover imparare tanto. Anche oggi, essendo riuscito a portare sul palco questi giovani i quali, anche nel porgersi, hanno manifestato quella compostezza,quello stile, ma anche l'entusiasmo, che noi andiamo cercando nella figura del militare, e del carabiniere".

"Il carabiniere – conclude il comandante interregionale dell'Arma - è una persona che come le altre si commuove, sorride, canta. E così si può giungere a vivere un'esperienza come questa. Quando si parla di prevenzione, della necessità di avere approccio umano nei confronti di chi delinque: se il carabiniere sa fare questo, se facciamo venir fuori la donna o l'uomo e prendere quello che di vero c'è sotto quella divisa, allora noi quella divisa l'apprezzeremo, senza dubbio, molto, molto di più".

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