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"Cruel Peter", l'horror ambientato a Messina in anteprima al Taormina Film Fest

«Vorrei che Cruel Peter fosse il primo passo per ripensare l'immaginario della Sicilia. Non solo una terra di mafia ma luogo, patria del mondo fantastico in cui l'intrattenimento cinematografico possa far fiorire un business capace di innescare circuiti virtuosi».

Classe 1967, milanese all'anagrafe ma con Messina radicata nel cuore (il suo esordio assoluto risale al 1993, autore e interprete della videoinstallazione “Via Crucis” al Teatro Vittorio Emanuele di Messina), Christian Bisceglia ha scritto e co-diretto “Cruel Peter” (con Ascanio Malgarini), una pellicola thriller soprannaturale ambientata a Messina fra il 1908 e i giorni nostri, prodotta da Taadaa Makinarium Smart Brands con Rai Cinema (presentata da Voltage Pictures).

“Cruel Peter” è stato già venduto negli Usa e nel Regno Unito e verrà proiettato in anteprima internazionale il 3 luglio al Teatro Antico di Taormina nell'ambito del Taormina Film Festival. Peter (interpretato da Aran Bevan) è un bambino di tredici anni, erede di ricchi commercianti inglesi stabilitisi a Messina, una città che nel 1908 ospita in porto le compagnie britanniche con fiorenti affari.

Peter è un bambino molto crudele che maltratta tutti, tanto da attirarsi una beffarda vendetta da parte di una delle sue vittime; e così, il 28 dicembre, mentre tutti cercano Peter, scomparso da giorni, un boato fortissimo scuote la città. Ed ecco che la storia si sposta ai giorni nostri con l'entrata in scena di un archeologo che “richiama” in causa il crudele Peter, riportandolo nel mondo dei vivi.

Com'è nato Cruel Peter?

«Ho scritto una storia gotica che strizza l'occhio alle pellicole di ambientazione vittoriana, del resto tutto nasce da una passeggiata al cimitero monumentale di Messina mentre le altre ambientazioni scelte, fra cui gli scorci caratteristici di Cristo Re i boschi panoramici dei Colli San Rizzo, la rilanciano come location per le produzioni fantastiche».

Messina ha ancora le carte in regola per stupire sul grande schermo?

«Senza dubbio Messina ha un grande fascino senza tempo. La Sicilia deve farsi trovare pronta per il mercato cinematografico, cercando il rilancio internazionale che ha fatto svoltare la regione Puglia».

L'avventura cinematografica partirà da Taormina. Emozionato?

«Il Teatro Antico, con la sua storia e il suo fascino, sarà l'ambientazione ideale per la nostra prima assoluta. Abbiamo fortemente voluto questa proiezione, desideravamo che tutto partisse dalla Sicilia perché questa pellicola è stata realizzata grazie ad una felice sinergia sul territorio e con l'apporto di realtà imprenditoriali siciliane».

Dopo i successi al botteghino con “Fairytale” (2012) e “The Fairy” (2010), si ricompone l'asse alla regia con Malgarini, fondatore dello studio Direct 2Brain.

«Con Ascanio Malgarini riusciamo a far dialogare le nostre intuizioni artistiche in velocità e ci responsabilizziamo a vicenda, puntando sulla qualità. Abbiamo realizzato molti spot e co-firmiamo la nostra terza regia pescando anche nelle nostre paure, accostando le immagini e gli scorci di Messina alle filastrocche tedesche che, proprio come le fiabe dei fratelli Grimm, avevano il compito pedagogico di insegnare qualcosa, passando per la paura. Sì, erano tempi ben diversi dai nostri».

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