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Irama, Teatro di Taormina stracolmo e pubblico entusiasta nell’unica tappa siciliana del tour

C’è la vita, quella vera, tra le canzoni di Irama, e venerdì sera al Teatro Antico di Taormina l'ha raccontata con le sue composizioni mai banali.

Sono brandelli dell'esistenza che gli rimangono addosso e lui come per liberarsene li tramuta in note, non trascurando affatto i testi. Una ragazza con un pacemaker e la sua angoscia, una donna che lotta contro la violenza, la sua voglia di diventare un artista e il coraggio di non mollare mai...

Camicia leopardata e pantaloni neri con stivaletti scuri, un cappello in testa e un foulard annodato sempre all'asta del microfono, rispettando il suo stile sempre autentico e audace, per oltre due ore il “cantautore” di Carrara in un teatro stracolmo con oltre quattromila presenze ha tenuto tutti sospesi con le 20 canzoni del vecchio e del nuovo album, una band e arrangiamenti da brivido.

E naturalmente quando è partita “Arrogante”, la sua hit dell'estate, l'atmosfera a volte perfino intimista raccontata dalla sua voce rotta nei brani più toccanti si è movimentata parecchio, tra gli applausi entusiasti del pubblico.

È stata una lunga favola in musica alternata tra rarefazione raffinata e un pieno di energia, con i pezzi ballabili che sanno d’estate.

Irama ha dialogato con il suo pubblico, parlando spesso di come scrive le sue canzoni, delle storie che ci sono dietro ogni suo testo, dell’amore che racconta sotto forma di romantiche poesie, così romantiche che proprio durante il suo brano “Vuoi sposarmi?” il teatro è stato partecipe di una proposta di matrimonio, fortunatamente accettata.

Irama ha coinvolto il pubblico adorante senza fermarsi mai, ha cantato tutte le sue canzoni seguendo la scaletta del suo gettonatissimo #GiovaniPerSempre Tour, che ha visto in Sicilia come unica tappa proprio Taormina. E così è passato da “Tornerai da me” a “Giovani”, da “Che ne sai” a “Bella e rovinata”, da “Rolex” a “Vuoi Sposarmi?”, da “Icaro” a “Rockstar”, fino ad arrivare a “Non mollo mai”.

E anche nel suo “apripista”, ha raccontato, c'è un pezzo di vita. Prima di lui ha cantato Epicoco, che Irama ha conosciuto in Salento: ha ascoltato le sue canzoni e ha deciso di fargli aprire i suoi concerti. Nel corso della serata Irama ha raccontato di quanto sia difficile scrivere i pezzi immedesimandosi nelle storie di qualcun altro ma che poi, alla fine, sono quelli che gli rimangono dentro davvero e basta ascoltare “La ragazza con il cuore di latta” – la canzone che ha portato all’ultimo Festival di Sanremo – oppure “Che vuoi che sia” per capire come riesca a raccontare con autenticità storie vere vissute da qualcun altro rendendole sue.

Tra un pezzo e l'altro ha anche parlato di una persona molto importante per lui, che adesso non c’è più, dicendo per provare a consolare gli altri ma anche se stesso, che «le persone che non ci sono più in realtà restano sempre dentro di noi e ci accompagneranno per tutta la vita». Canta Irama canta. Porta in giro la vita che vuoi in mezzo a tanta, troppa banalità a buon mercato.

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