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Taobuk, l’anno del decennale nel segno dell’“entusiasmo”

I premi Nobel Svjatlana Aleksievič e Mario Vargas Llosa. E poi Almudena Grandes, Giorgio Montefoschi, Pupi Avati, Brunoni Sas e Veronica Pivetti. E ancora, una conferenza sul futuro dell’Europa post-pandemica e sullo stato dell’arte dell’informazione e ovviamente, la serata di gala al Teatro Antico di Taormina con tanti ospiti di prestigio accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Siciliana, per celebrare il decennale del Taobuk, il Taormina International Book Festival.

Antonella Ferrara – ideatrice e presidente della kermesse – presenta il ricco palinsesto di eventi e incontri in programma dall’1 al 5 ottobre che gravita attorno al tema dell’entusiasmo, chiave di lettura necessaria per resistere in questi tempi di incertezza, senza smarrire la fiducia nel potere della cultura.

Due premi Nobel al Taobuk. Un risultato enorme?

«Un risultato quasi insperato, perché oltre a tener conto della logistica abbiamo dovuto fare i conti con la recrudescenza del Covid-19. Siamo felicissimi che sia Mario Vargas Llosa che Svjatlana Aleksievič abbiano confermato, con entusiasmo, la loro partecipazione».

Cosa significa la presenza della Aleksievič al Taobuk?

«Grande prestigio ma non solo. Nel settembre 2019 le abbiamo comunicato il conferimento del Taobuk Award all’eccellenza letteraria, in tempo utile per avviare tutte le procedure internazionali per averla nostra ospite. Allora era un periodo relativamente sereno ma nel frattempo, oltre alla pandemia, la situazione in Bielorussia è precipitata e dopo le elezioni e la contestata riconferma di Aljaksandr Lukašėnka c’è un clima tesissimo. Oggi lei è l’unica voce libera in un paese in grande difficoltà e noi siamo orgogliosi di poterla ospitare».

L’annuncio di Mario Vargas Llosa ha acceso le fantasie dei lettori.

«Un autore immenso. Uno dei più grandi scrittori del ‘900 che ha scelto di essere presente al Taobuk, nonostante il Covid-19. È davvero un sogno che si realizza».

Fra il 2 e il 4 ottobre si terranno fra Messina e Taormina una serie di eventi centrati sul tema: “L’Europa in un mondo post-pandemico”. Di cosa si tratta?

«È uno degli eventi cardine di questo decennale, un dibattito sul futuro dell’Europa nel ventunesimo secolo, un focus internazionale nato insieme all’economista Francesco Grillo, direttore di Vision e membro del comitato scientifico del Taobuk, per elaborare un nuovo manifesto in dieci punti, con la partecipazione del giornalista Bill Emmott e il Vicedirettore Unesco Stefania Giannini. Insieme a trenta opinionisti e commentatori prestigiosi, discuteremo dei nuovi principi che l’Unione Europea potrebbe abbracciare per rilanciarsi dopo la pandemia, ritrovando forza e unità d’intenti. Richiamiamo esplicitamente la Conferenza di Messina, svoltasi 75 anni fa, quando vennero gettate le basi del più grande sogno politico del dopoguerra. Puntiamo sulla forza dei simboli per pensare al futuro insieme, spaziando dai temi politici a quelli culturali».

«Entusiasmo» che parola è per questo frangente storico?

«Entusiasmo, “en theós ousía”, letteralmente “avere dio dentro di sé”. Un’etimologia che ci riporta alle origini dell’antica Grecia e dell’Occidente stesso, un tema che rappresenta l’antitesi alla crisi valoriale in atto nella vecchia Europa. L’entusiasmo come slancio vitale necessario, come risposta alla paura che spinge a presidiare i confini, ad erigere muri, a guardare l’altro con sospetto».

Questa kermesse, anno dopo anno, ha ospitato grandissimi nomi del mondo letterario, ottenendo riscontri internazionali e riconoscimenti indiscutibili, come la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. È tempo di bilanci?

«Non amo farli, forse il segreto per ambire a nuovi traguardi è proprio non accontentarsi mai. Il Taobuk nasce con l’ambizione di voler essere un grande festival delle arti, un momento internazionale che si potesse ancorare al fascino senza tempo della città di Taormina. Anno dopo anno, Taobuk si è mantenuto fedele ai suoi intenti, continuando a crescere, puntando sulla qualità e la volontà di leggere la contemporaneità senza offrire mai un palinsesto statico. Il nostro preciso intento in questi anni è sempre stato quello di pensare un format diverso che potesse indurre una crescita e un indotto economico sul territorio, lavorando a stretto contatto con le istituzioni, creando una forza centripeta attorno agli eventi culturali, generando in tal modo una reale crescita».

Sabato 3 ottobre al Teatro Antico si terrà una serata di gala molto attesa. Cosa ci aspetta?

«Il tema dell’entusiasmo governa anche la serata di gala all’insegna di letteratura, cinema, musica e danza, in cui ci sarà anche la consegna dei tre Taobuk Awards all’eccellenza letteraria a Svjatlana Aleksievič, Mario Vargas Llosa e al premio Strega Giorgio Montefoschi. Una serata in cui la parte del leone la faranno proprio le interviste pubbliche con questi grandi ospiti accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Siciliana e in tal modo vedremo come la musica classica interagisca con le belle lettere. Sarà anche l’occasione per ammirare il soprano russo Ekaterina Bakanova, l’esibizione inedita di Brunori Sas con l’orchestra e infine, premieremo il violoncellista Mario Brunello, vera eccellenza della musica italiana. Sarà una serata ricca di emozioni che grazie alla media partnership con la Rai, verrà trasmessa il 9 ottobre su Rai3».

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