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Ironia e realismo ai tempi del virus nel corto "Isolamento" firmato dal messinese D'Alia

Tommaso D'Alia

Essere positivi nonostante tutto, anche quando positivi al Covid, purtroppo lo si è davvero. È il messaggio lanciato dal corto “Isolamento”, basato su una storia vera, ideato e scritto dal messinese Tommaso D'Alia, assieme agli amici e colleghi romani Valerio Castriziani e Melania Maria Codella. Il progetto, le cui riprese sono state realizzate interamente con uno smartphone, è stato selezionato tra oltre 1300, fra i 50 migliori cortometraggi internazionali, scelti per partecipare al Vertical Movie Festival, vincendo nello specifico il premio Web per le migliaia di visualizzazioni ricevute. Tale manifestazione, dedicata ai filmati girati esclusivamente in verticale, ha infatti l'obiettivo di eleggere il miglior vertical movie short e di conferire vari riconoscimenti ai video più votati.

La finale si è svolta proprio ieri a Roma ed è stata trasmessa in streaming per ottemperare alle disposizioni anti-coronavirus. “Isolamento”, che inoltre rappresenta l'unico lavoro italiano ad essere stato premiato, racconta con ironia e realismo, le vicende di una famiglia che scopre di avere un componente positivo al Covid. Tommaso che riveste il ruolo di protagonista, ha solo 21 anni ed è un allievo dell'Accademia Stap Brancaccio di Roma, dove studia recitazione. “Inseguo il sogno di fare l'attore fin da quando ero piccolo - ha spiegato il ragazzo - ritenendo di avere per questa professione una vera e propria vocazione. Dopo aver conseguito il diploma tre anni fa, ho passato l'estate a prepararmi con l'attore messinese Angelo Campolo, per poter partecipare ai provini ed entrare in accademia. E grazie allo studio fatto e alla mia grande determinazione, sono stato preso dalla “Stap Brancaccio”.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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