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Archeologia, nuove ricerche nei tre siti di Himera, Solunto e Monte Jato

In particolare, diversi approfondimenti riguardano l’area di Himera e l’analisi dei sistemi e delle installazioni idrauliche di Solunto

Foto ANSA

Tra le pietre dell’area archeologica di Solunto tornano a risuonare le voci degli studenti e dei ricercatori. Sono i primi risultati del protocollo d’intesa, sottoscritto tra il direttore del Parco Archeologico di Himera, Solunto e Monte Jato, Stefano Zangara, e il direttore del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo, Michele Cometa, che apre a una nuova stagione di ricerca nei tre siti archeologici. L’accordo, che sancisce la collaborazione tra i due enti, consentirà di approfondire la storia dei luoghi, grazie all’attività di studio svolta dai docenti e ricercatori di istituti universitari siciliani e nazionali. In particolare, diversi approfondimenti riguardano l’area di Himera e l’analisi dei sistemi e delle installazioni idrauliche di Solunto. E proprio a Solunto, in questi giorni, alcuni studenti e dottorandi dell’Università di Palermo stanno approfondendo importanti aspetti dell’insediamento di età arcaico-classica della città ellenistico-romana che sono oggetto di tesi di laurea, di specializzazione e di dottorato.

«Nel giro di pochi giorni - aggiunge il direttore del Parco archeologico, Stefano Zangara - lavori di radicale intervento hanno riportato l’area di Solunto alle normali funzioni operative, igieniche e di sicurezza, restituendo la completa fruibilità a visitatori, studenti, studiosi e allo stesso personale che giornalmente presta servizio nel Parco. Per queste operazioni fondamentale si è rivelata la collaborazione dell’ESA che, insieme alla supervisione del geometra Antonio Librizzi, infaticabile funzionario del Parco, hanno proceduto alla bonifica dell’area, compresi gli spazi antistanti i fabbricati, rendendo accessibili i camminamenti e le stradelle di accesso».

Intanto, sempre nell’ambito della collaborazione con l’Università di Palermo, si stanno svolgendo le attività relative a due progetti. Il primo, coordinato dalla prof. Elisa Chiara Portale, riguarda il rilievo architettonico, l’analisi archeologica, la georeferenziazione e geolocalizzazione di tutto l’impianto urbano, al fine di realizzare una ricostruzione della città antica da proporre attraverso un percorso didattico-esplorativo che aiuti i visitatori a orientarsi meglio nella visita di Solunto. Il secondo progetto, finanziato dal Miur attraverso il Pon ricerca, vede impegnato Massimo Limoncelli insieme a un gruppo di ricercatori dell’Università di Palermo e ad alcuni specialisti di architettura antica e di archeologia greco-romana, nella realizzazione di un innovativo progetto di restauro virtuale, che sarà completato alla fine del 2022.

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