Lunedì 29 Aprile 2024

Il Mac di Gibellina restituito alla comunità

Gibellina (Tp). Museo d’Arte Contemporanea intitolato a Ludovico Corrao

Ridare un volto umano alle strade troppo grandi per il semplice borgo contadino del Belìce prima del sisma del 1968; restituire bellezza dove ora esisteva solo cemento, ricomporre la memoria cercandola tra le macerie. Giunsero in tanti a Gibellina, per restituire la memoria, punteggiando Gibellina di installazioni, architetture azzardate, virgole di contemporaneità. La prima cellula del Museo d’arte contemporanea di Gibellina, nel tratto di Enrico Baj, Corrado Cagli, Pietro Consagra, Mimmo Rotella, Mario Schifano. Non esisteva una sede, le 83 opere della collezione furono momentaneamente conservate nella scuola elementare e da lì trasferite, un anno dopo, in un’ala dell’Istituto comprensivo. A distanza di trent’anni, il MAC - Museo d’arte contemporanea Ludovico Corrao viene riconsegnato alla comunità. L’inaugurazione del MAC – che dal 22 sarà aperto al pubblico – è fissata per mercoledì 21 alle 18,30. L’attore Alessandro Preziosi leggerà frammenti de «La notte di Gibellina» di Massimo Recalcati. Previsto un omaggio a Franco Battiato del suo storico tastierista Angelo Privitera. Dopo trent’anni e vicende diverse, dopo l’ultima chiusura per ristrutturazione con fondi comunitari durata sei anni, il Museo d’arte Contemporanea di Gibellina riapre le porte, forte di un nuovo allestimento espositivo e museografico che raddoppia le opere in mostra. E mette in risalto il racconto di una comunità che è rinata nel segno dell’arte: circa 400 opere, il doppio di quante erano esposte prima della chiusura, ma solo una piccola parte delle oltre duemila che compongono l’intera collezione, la più ampia del Sud Italia. Pittura, sculture, grafica, fotografie e maquette delle grandi opere di Gibellina Nuova e del Cretto di Burri; suddivise in otto sezioni che segnano il percorso espositivo storico-cronologico, dal primo ’900 alle ultime Avanguardie. Si potranno finalmente rivedere opere straordinarie come il «Ciclo della natura», le dieci grandi tele dedicate ai bambini di Gibellina, realizzate sul posto da Mario Schifano nella primavera del 1984; «La notte di Gibellina» di Renato Guttuso. Sono presenti Fausto Pirandello, Beniamino Joppolo, Antonio Corpora, Carla Accardi, Piero Dorazio, Pietro Consagra, Achille Perilli, Tano Festa, Toti Scialoja, Franco Angeli, Giulio Turcato, Mimmo Rotella, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Turi Simeti, Mimmo Jodice, Renata Boero, Christo, Pino Pinelli, Emilio Isgrò, Luca Patella, Nino Mustica, Claudio Verna.

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