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Vittorini... assolto! E il premio 2021 va ad Antonella Lattanzi

A Siracusa la ventesima edizione

È la scrittrice pugliese Antonella Lattanzi con “Questo giorno che incombe” (HarperCollins) la vincitrice del Premio letterario nazionale “Elio Vittorini”. Ieri sera, al teatro comunale, la consegna del trofeo (una creazione d’arte delle sorelle Midolo, maestre orafe). La giuria del Premio, presieduta dal prof Antonio Di Grado, ha riconosciuto nel romanzo di Antonella Lattanzi «una esemplare convergenza di crudo realismo e straniamento visionario, una coraggiosa esplorazione del cuore di tenebra e delle perturbanti rivelazioni che la più consueta e rassicurante realtà quotidiana prudentemente cela e incautamente sprigiona».
La ventesima edizione del premio dedicato al grande scrittore siracusano ha riservato diverse novità: la giuria ha svelato solo all’ultimo momento il vincitore tra la terna finale composta oltre che dalla Lattanzi, dal costituzionalista e scrittore messinese Michele Ainis con “Disordini” (La nave di Teseo) e dal giornalista e scrittore palermitano, Giosuè Calaciura, con “Io sono Gesù” (Sellerio). Il romanzo della Lattanzi declina, in una trama avvincente, le angosce e il male del tempo presente. Al centro della storia una donna, arcaica e feroce come una possibile Medea, e un condominio, una sorta di Dogville apparentemente sana. Punti di forza del romanzo sono l’epicità moderna dei personaggi, la capacità di rappresentare il male senza compromessi, la scrittura limpida.
Al voto della commissione si è sommato quello del Comitato studentesco di lettura (10 studenti dei licei classici di varie regioni d’Italia: oltre a Siracusa e provincia anche Alessandria, Bologna, Cosenza, Bari, Caltagirone e Agrigento). «È un romanzo che sa unire una potenza narrativa che avvince, che fa sospendere il fiato in un’attesa febbrile: requisito, quest’ultimo, latitante da anni nella narrativa che si definisce “postmoderna” per non confessarsi uggiosa e pleonastica – si legge ancora nella motivazione – . È un romanzo sulla maternità, ma pure sulla deriva dei rapporti umani e della vita familiare, e ancor più sulla inabitabilità del nostro presente, sulla impenetrabile coltre di mistero che ottenebra la vita pubblica d’un paese costretto, ben oltre le mura domestiche, a subire nefandezze sempre occultate o mistificate. Il privato diventa, perciò, metafora del pubblico: del nostro sopravvivere e brancolare tra misteri dolorosi che non conosceranno redenzione».
Altra novità di quest’anno la ricca tre giorni di eventi all’Antico mercato di Ortigia, in particolare il processo a Elio Vittorini, assolto dalla giuria popolare, coordinata dall’avvocato Pucci Piccione, dall’imputazione di aver rifiutato la pubblicazione de “Il Gattopardo”. A sostenere le ragioni dell’accusa il professore Salvatore Ferlita (università Kore di Enna) che ha concluso per la “condanna” dello scrittore siracusano per aver opposto per due volte – nelle vesti di selezionatore delle opere di Mondadori ed Einaudi – il “Gran rifiuto” alla pubblicazione dell’opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Le ragioni di Vittorini sono state sostenute dal professor Antonio Di Grado (università di Catania), che ha evidenziato come Vittorini esortò ad apportare correzioni per una successiva valutazione; quindi ha sottolineato che “Il Gattopardo” – pur essendo opera degna di pubblicazione – mai avrebbe potuto vedere la luce, per contesto narrativo e linguaggio, in una collana come “I Gettoni”. Al termine in 17 hanno votato per l’assoluzione di Vittorini e 13 per la condanna.
Il Premio Arnaldo Lombardi per l’Editoria Indipendente è andato alla Casa Editrice Algra di Catania, dell’editore Alfio Grasso, per il ricco catalogo di opere letterarie e storiche. I Premi sono promossi dall’associazione culturale Vittorini-Quasimodo con l’assessorato alla cultura di Siracusa, la Confcommercio, la Camera di Commercio del Sud-Est, la Fondazione Inda e la Soprintendenza di Siracusa e in partenariato con la Confcommercio Alessandria.

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