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Esordi letterari nel 2022: Sicilia fa rima con libertà

Una giovane messinese con Sellerio, e due storie legate all'Isola. Ma anche tante nuove voci, soprattutto femminili

Esordi già casi editoriali o già bestseller all’estero e tante nuove autrici e autori da scoprire in libreria nel 2022 con storie in cui dominano l’amore senza generi e la forza dell’amicizia. Due i siciliani nell’elenco, dove a prevalere sono nettamente le scrittrici.
In casa Sellerio il 2022 comincia benissimo: con l’esordio del giovane scrittore, messinese di Librizzi, Mattia Corrente, classe 1987, già tanta esperienza nel mondo editoriale, come ghostwriter, lettore, editor. Il romanzo è LA FUGA DI ANNA, una moglie che un giorno decide di sparire. Dopo un anno il marito lascia tutto e va a cercarla. Da Stromboli e la casa di famiglia, in una sorta di pellegrinaggio per la Sicilia. «Una storia di promesse, di vite che incastrate dal destino scalciano e agognano la libertà, pure se è tardi». Un esordio che siamo impazienti di leggere.

Di generazioni a confronto parla Animale, in uscita a marzo per Italo Svevo, di Giuseppe Nibali, catanese, classe 1991. Il protagonista, Giuseppe, giovane pubblicitario rimasto orfano di madre piccolissimo e di fatto abbandonato dal padre, ex professore di filosofia impegnato in Potere Operaio, lo dovrà raggiungerà, ora che è molto malato, in Sicilia.

Un controcanto tra la Sicilia e il Giappone che racconta l’amore per l’arte e la libertà nell’esordio di Sarah I. Belmonte che ne La pittrice di Tokyo (Rizzoli) si è ispirata alla vera storia di Tama Kiyohara, pittrice giapponese che affascina Jolanda, spirito ribelle nella Palermo degli anni Trenta, sotto le leggi razziali, dove gira con al collo una macchina fotografica. Jolanda andrà a Tokyo per incontrare la Kiyohara e scoprirà così un modo diverso di intendere l’arte e la femminilità.

E sì, tante voci nuove sono femminili. Il nuovo anno si apre con il sorprendente primo romanzo di Giulia Baldelli , di Fano, classe ‘79, L’estate che resta (Guanda), in cui la scrittrice racconta l’amore che non si cura dei generi, che sopporta gli abbandoni e resiste al passare degli anni attraverso la storia di Giulia e Cristi, che si incontrano bambine, e Mattia che gioca con loro. I tre si separano nell’adolescenza e si ritrovano ormai grandi e la passione sotterranea tra Giulia e Cristi esplode, ma c’è sempre anche Mattia.

Potente anche l’esordio, venduto in tutto il mondo e bestseller del New York Times, di Gabriella Garcia. Figlia di immigrati da Cuba e dal Messico, cresciuta a Miami, la Garcia, femminista da sempre, autrice di poesie, nel romanzo Sale di mare e lacrime (HarperCollins) ci racconta cinque generazioni di donne e i legami di amore e colpa che le uniscono attraverso il tempo e i confini. Joffrine Donnadieu, nata in Francia, classe 1990, che si è formata come direttrice di centri socio-culturali, in Storia di France (Neri Pozza) affronta un tema controverso e delicato, la pedofilia femminile.

Giulia Binando Melis, laureata in filosofia con una tesi sulla morte, che giura di essere un tipo allegro e di sera fa la cantante di piano bar, nel suo primo romanzo La bambina sputafuoco (Garzanti) dà voce alla forza dell’amicizia con la storia di Mina e Lorenzo che vogliono fuggire dall’ospedale in cui sono imprigionati e mostra il coraggio di vedere il lato positivo delle cose.

Le verità di Miracle Creek (Mondadori) è il primo romanzo di Angie Kim, che da bambina si è trasferita con la sua famiglia da Seoul alla periferia di Baltimora e ha esercitato la professione di avvocato e con i suoi racconti ha vinto il Glamour Essay Contest e il Wabash Prize in Fiction. Arriva anche la Downtown Abbey ai tempi di una misteriosa pandemia in Loch Down Abbey (Mondadori) di Beth Cowan-Erskine: nessuno può entrare, nessuno può uscire, solo un membro della famiglia può essere il colpevole. L’autrice si è trasferita in Scozia dagli Stati Uniti e ha sposato un uomo con un albero genealogico più antico del suo paese d’origine. Usando la famiglia sopra le righe del marito come ispirazione, ha scritto il suo primo romanzo durante il lockdown.

Per Einaudi arriva il debutto di Alba Donati, poetessa, presidente del Gabinetto G.P. Vieusseux, che ha aperto una piccola speciale libreria a Lucignana, paesino della Toscana dove è nata, con La libreria sulla collina. È una storia di amicizia femminile l’atteso La malnata (Einaudi Stile Libero) di Beatrice Salvioni, classe 1995, diplomata alla Scuola Holden, che ci racconta l’amicizia fra Francesca e Maddalena, considerata “malnata”, portatrice di disgrazia, nel plumbeo e maschilista mondo del fascismo. Un libro che è stato conteso fra gli editori prima ancora di uscire, e che debutterà in 17 Paesi.

Ivan Sciapeconi, insegnante di scuola primaria a Modena, nel suo primo romanzo 40 cappotti e un bottone (Piemme) si è ispirato a una storia vera nell’orrore della Shoah, venduta in 7 Paesi durante la Fiera di Francoforte e attualmente in asta in altri Paesi. Infine, nel suo primo romanzo Dove si nascondono le rondini (Garzanti), Enrico Losso, classe 1974, di Vittorio Veneto ma abita a Ferrara, impiegato all’Università di Bologna, ci racconta invece l’amicizia tra un ragazzo e una donna misteriosa, sullo sfondo dell’Italia degli anni di piombo e delle Brigate Rosse.

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