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Si completa in scena l’Orestea secondo Livermore. Eccezionale evento domani a Siracusa

Un vero evento imperdibile, certo tra i più importanti degli ultimi anni, chiuderà domani la stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa: l’intera Orestea di Eschilo in scena, «Agamennone» e «Coefore Eumenidi», dirette da Davide Livermore; circa quattro ore di spettacolo, con 30 minuti di intervallo.

La messa in scena della trilogia completa dell’Orestea di Eschilo, nella traduzione dal greco di Walter Lapini, è una coproduzione con il Teatro Nazionale di Genova e chiude un percorso cominciato lo scorso anno quando, nel centenario della prima messa in scena delle Coefore di Eschilo, la Fondazione Inda ha deciso di produrre un nuovo allestimento dei due drammi conclusivi della trilogia eschilea affidando la regia a Davide Livermore.

«L’Agamennone eschileo – dice Livermore – corrisponde alla definizione stessa di “classico”: qualcosa che è esemplare sin dal momento della sua creazione, ma sempre vibrante ed estremamente attuale». In Coefore Eumenidi troveremo invece un “sistema di potere distrutto” in “un mondo algido, freddo, ricoperto di gelo e di neve».

Sabato si completerà l’unità della trilogia, nella lettura forte e suggestiva di Livermore, con elementi scenici di grande impatto: uno specchio che riflette per intero la platea, lo “stargate” a led, vero omphalos della scena, attraversato da immagini, luci, evocazioni. Una regia potente, con elementi e costumi che richiamano al passato recente, al Novecento dei totalitarismi, alle fratture della Storia, al paradosso – attraverso la vicenda di Oreste, fondativa della giustizia fuori dal codice originario della vendetta – della giustizia mai compiuta, dei delitti mai puniti. «La giustizia è il concetto attorno a cui gira tutta l’Orestea – dice Livermore – . Io sento il bisogno di totale adesione filologica alla tragedia classica. Seppure da un’ottica più recente. Qui saremo negli anni trenta, in un mondo che sta per crollare».
Grandissimi gli attori, tra cui Sax Nicosia (Agamennone, Laura Marinoni (Clitennestra), Stefano Santospago (Egisto), Giuseppe Sartori (Oreste), Anna Della Rosa (Elettra), Linda Gennari (Cassandra), Olivia Manescalchi (Atena), Maria Grazia Solano (La Pizia), Gabriele Crisafulli (Pilade), oltre all’eccellente coro della Scuola dell’Inda.

Per rendere ancora più speciale la serata e consentire a quanta più gente possibile di assistere allo spettacolo, la giornata di sabato avrà un prezzo speciale per tutti i residenti a Siracusa e nei centri della provincia che potranno acquistare il biglietto a 30 euro.

La stagione 2022 prodotta dalla Fondazione Inda si chiuderà poi il 26 luglio con una coproduzione europea: «Après les Troyennes», la prima nazionale dello spettacolo di teatrodanza dalle Troiane di Euripide creato dal coreografo brasiliano Claudio Bernardo.

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