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“Ierofanie”: teatro, musica e poesia nei Parchi di Giardini Naxos e Segesta

La prima edizione della rassegna diretta dall’attore palermitano Claudio Collovà. Ideata con Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxoslegge

Un viaggio nel concetto di “sacro” come tensione all’alterità nei luoghi che lo rappresentano, tra musica, teatro, poesia e confronto nella prima edizione del festival ”Ierofanie – L’anima della Sicilia, i luoghi del Sacro”, in programma dal 28 luglio al 27 agosto nei Parchi Archeologici di Giardini Naxos e Segesta.

L’evento è stato preceduto ieri pomeriggio dall’incontro, nel Parco Archeologico di Naxos, “Aspettando Ierofanie - Elémire Zolla (1926-2002), tessitore di Ierophanie”, condotto dalla professoressa Grazia Marchianò, curatrice dell’opera omnia di Zolla (Marisilio), saggista e storico delle religioni torinese. Direttore artistico della manifestazione l’attore e regista palermitano Claudio Collovà (neodirettore del Segesta Teatro Festival), ideatore dell’evento con Fulvia Toscano (direttore artistico di Naxoslegge).

In linea con l’anima della manifestazione, il titolo riporta il concetto di “Ierophania”, sostenuto dal filosofo e storico delle religioni Mircea Eliade, come asse centrale dell’esperienza umana e di ogni tentativo finalizzato alla sua comprensione. Concetto ribadito da Collovà in conferenza stampa: «Eliade ci ha tramandato una verità fondamentale: nessun uomo può essere considerato areligioso, qualunque sia la tendenza al credere piuttosto che al sentire fideistico. In realtà questa alterità che l’uomo cerca attraverso la divinità è molto simile all’alterità cui gli artisti si rivolgono con la preghiera quando lavorano a un loro percorso. Da questa riflessione abbiamo capito che sarebbe stato necessario inserire anche una parte di incontri, scambi e teorie».

Il cartellone alternerà infatti gli spettacoli agli incontri col pubblico “CustoDire la soglia”, curati a Naxos dalla Toscano e condotti da personalità del panorama scientifico e culturale italiano. Un evento che tuttavia – ha ulteriormente ribadito Collovà – non va inteso come un festival sul sacro o del sacro, in quanto, come specificato dalla Toscano, «c’è una Sicilia di artisti e intellettuali che si muovono fedeli seguendo un’idea di ciò che deve essere arte. Questo concetto di condivisione è anche ierofanico, nel senso che attua una circolarità di intenti e proposte».

Il Festival, dedicato alla leggenda del teatro Peter Brook, scomparso lunedì a 97 anni, partirà nella sua prima tranche il 28 luglio a Giardini Naxos, con “La delicatezza del poco e del niente”, concerto poetico per voce sola, in cui l’attore, regista e autore Roberto Latini leggerà alcune composizioni della poetessa cesenate Mariangela Gualtieri. Il 29 Collovà celebrerà, a cento anni dalla pubblicazione, “La terra desolata” di T.S. Eliot con “The waste land suite”, accompagnato dalle musiche originali dal suo fortunato spettacolo del 2002, composte ed eseguite dalla Waste Band di Giacco Pojero e Nino Vetri, col sound design e l’elettronica dal vivo di Giuseppe Rizzo.

Il 30 luglio sarà la volta del grande cantautore Juri Camisasca, che presenterà il concerto “Adunanza mistica”, musica orientata al piano dell’invisibile. La tranche di Naxos si concluderà il 31 con “The sound of the wonder”, concerto dell’artista tedesca Anna-Maria Hefele, specialista in canto armonico siberiano, in coppia con il suonatore di jew’s harp Wolf Jansha.

Dal 6 al 27 agosto gli appuntamenti della seconda tranche all’interno del Segesta Teatro Festival. Si inizia il 6 al Tempio con il concerto “Le pietre del sogno” di Francesco Benozzo, interprete di arpa celtica, creatore dell’etnofilologia. Il 7 Roberto Latini tornerà al Teatro Antico, con la sua personale interpretazione del “Cantico dei Cantici”. Il 13, sempre al Teatro Antico, la solennità del nostro passato e la celebrazione dei misteri della vita saranno i temi centrali di “Qlima”, performance elettroacustica per sintetizzatore, percussioni e voce della compositrice polistrumentista Simona Norato. Il 20 agosto il Tempio farà da cornice all’opera di teatro musicale “La guardiana delle rovine” di Miriam Palma. Chiusura in bellezza il 27, sempre al Tempio, con “Manas”, concerto dell’arpista Giorgia Panasci e della percussionista Giulia Perriera. “CustoDire la soglia”proporrà gli incontri “Sulle tracce della sapienza greca”, con Angelo Tonelli e Davide Susanetti, “Caro Hilmann” (Riccardo Mondo e Luigi Turinese), “Il nuovo alfabeto del sacro” (Alessandro Dehò e Davide Brullo). E, infine, “Metafisica dell’ecologia - Il ritorno degli antichi Dei”, con Andrea Scarabelli ed Eduardo Zarelli. Si chiude il 26 e 27 agosto a Segesta-Calatafimi, con un seminario e un workshop condotti da Raffaele Schiavo, cantante e musicista siracusano, esperto di voce antica e ideatore del metodo socio-musicale VoxEchology.

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