Sabato 27 Aprile 2024

La Silicon Valley sbarca in Sicilia, il fondatore di 'Primo Wind': "Vogliamo investire"

La tecnologia della Silicon Valley californiana sbarca in Sicilia. La “Primo Wind”, con sede a San Diego, società che si occupa di soluzioni energetiche e comunicazioni alternative, ha individuato nell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei, e nel Gal Natiblei, il Consorzio pubblico privato che rappresenta le tre province del Sud Est della Sicilia, Siracusa, Catania, Ragusa, un punto di riferimento per un investimento in Sicilia. La società americana vuole far conoscere la piattaforma energetica mobile e innovativa alimentata da energia pulita, eolica e fotovoltaica, che oltre a produrre energia elettrica e illuminare, offre servizi veloci di comunicazione e trasmissione dati, wifi, tecnologia 5G, video sorveglianza, gestione automatizzata di impianti, come quelli irrigui e per la concimazione automatizzati in agricoltura, servizi nelle aree rurali, controlli abigeato. Un palo mobile, da installare anche come arredo urbano, che garantisce servizi ed autonomia nel campo delle sicurezza, per settori di pubblica utilità come la protezione civile, o servizi di comunicazione per le comunità. Il fondatore di “Primo Wind”, Ned McMahon, accompagnato dall’amministratore delegato di una delle sue società partner, Maria Neal, di “Marina Sud srl”, azienda californiana impegnata in Sicilia, a Portopalo di Capo Passero, nella costruzione di “Port One”, il lussuoso porto turistico, prima ha incontrato il presidente dell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei, Paolo Amenta, vice presidente AnciSicilia, e il direttore del Gal Natiblei, Sebastiano Di Mauro. Poi a Palermo l’assessore regionale all’Energia, Alberto Pierobon, a cui sono state illustrate le potenzialità e le innovazione del prodotto ed è stata espressa la volontà di poter interagire con le università siciliane. “I nostri prodotti sono pensati per la sicurezza e le comunicazioni in rete e per l'uso nelle comunità sia urbane che rurali – ha detto Ned McMahon -. Intendiamo investire in Sicilia con un impianto di produzione che potrebbe essere l'hub centrale per servire non solo l’Isola ma anche un più ampio mercato mediterraneo ed europeo”.

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