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Capo d'Orlando, rebus sui fondi per il depuratore

Il depuratore di Tavola Grande

Siamo a un passo dall’adeguamento del depuratore che da vari decenni pone problemi igenici ?

Un’emergenza ambientale senza fine che soltanto con l’ampliamento della infrastruttura e soprattutto con la ricostruzione della condotta marina, ormai inesistente, potrà essere azzerata. Il primo cittadino Franco Ingrillì, e il tecnico comunale Alfredo Gugliotta hanno consegnato a Palermo, alla Sogesit, la società incaricata dall’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità (dipartimento regionale Acqua e rifiuti) per la valutazione dei progetti, l’elaborato aggiornato secondo le indicazioni che i tecnici regionali aveva suggerito.

Se non ci saranno più altre prescrizioni il commissario unico, dovrebbe assegnare il finanziamento derivante da quelli europei del Patto per il Sud. Dai due milioni di euro già assegnati il costo del depuratore è lievitato di parecchio anche perché è stata prevista la realizzazione della nuova condotta sottomarina di 800 metri che porta al largo i reflui fognari depurati. Ci vorranno dai quattro a sei milioni di euro per adeguare l’impianto e renderlo sufficiente, secondo il progetto approntato dall’ing. Carmelo Paratore, per una popolazione di 25.000 residenti.

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