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Quota 100, in Sicilia finora 2.961 domande: i numeri provincia per provincia

Sono 2.961 le domande di pensione a Quota 100 presentate finora all'Inps in Sicilia: il dato, aggiornato alle 19 di ieri, è comunicato dall'Istituto di previdenza.

Il numero maggiore nella provincia di Palermo, con 747 istanze. Seguono Catania (659), Messina (415), Agrigento (252), Trapani (249), Siracusa (221), Enna (141), Caltanissetta (140) e Ragusa (137). In totale l'incidenza delle domande in Sicilia è pari a oltre il 10% del totale nazionale.

A livello nazionale, invece, le richieste di pensione anticipata sono 24.207. L'Istituto precisa che 7.379 sono arrivate da dipendenti pubblici (il 30,5%) mentre 10.143 sono arrivate da dipendenti (o ex dipendenti) del settore privato. La provincia che ha inviato più domande è quella di Roma con 2.108 domande.

Sull'argomento è intervenuta oggi il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno: "Stiamo lavorando per cercare di venire incontro alle esigenze dell'Anci - ha spiegato ai microfoni di 'Piazza in Blu' su Radio In Blu -. Per ora non posso ancora promettere niente, ma vediamo se si può andare incontro a una velocizzazione delle nuove assunzioni", dice Bongiorno facendo riferimento all'allarme dell'Anci, secondo cui si rischia uno svuotamento degli uffici a causa delle uscite anticipate.

"Il pubblico è una macchina estremamente lenta, qualcosa si deve fare - spiega Bongiorno - io, ad esempio, come ministro, sto firmando autorizzazioni all'assunzione di richieste fatte negli anni 2017 e 2018. Questo è inaccettabile". A riguardo, sottolinea, "una velocizzazione è necessaria, per i Comuni e un po' per tutti".

"Nel settore pubblico l'età media dei dipendenti è elevata: 52 anni, addirittura 56 per i dirigenti. Ma non temiamo lo svuotamento degli uffici", ribadisce il ministro.

"Proprio per il settore pubblico abbiamo previsto un preavviso di sei mesi per i lavoratori che vorranno aderire a 'quota 100', una piccola dilatazione dei tempi rispetto al settore privato che però ci permetterà di garantire la continuità dei servizi ai cittadini e alle imprese", tiene a rimarcare Bongiorno.

Inoltre, sottolinea la responsabile per la P.a, "grazie a 'quota 100', tutti i pensionandi della P.a, i 'quotisti', ma anche coloro che si ritireranno dal lavoro con il sistema ordinario, avranno nell'immediatezza fino a 30mila euro del loro Tfr/Tfs, e non è escluso che si possa arrivare a 40mila euro". In questo modo, aggiunge, "si supera una vera e propria discriminazione che c'era tra pubblico e privato".

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