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Sicilia, concorsi per 1700 infermieri e operatori sanitari: Razza firma la direttiva

Ruggero Razza

«Serve un intervento shock da parte del parlamento nazionale per porre un serio rimedio alla crisi legata alla carenza dei medici specializzati in Italia e ritengo che la finestra relativa alla conversione del decreto Calabria, con il passaggio in Senato, possa essere utilizzata proprio per introdurre misure emergenziali ed arginare così una condizione che, col passare del tempo, rischia di diventare sempre più critica». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a margine della presentazione del protocollo tra l’Università di Pittsburgh e gli atenei della Sicilia. Razza, conversando con i giornalisti, ha anche ricordato che l’ultima Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana contava 500 posti messi a bando e circa l’80 per cento è stato coperto. «Senza queste nuove energie – ha osservato – il danno sarebbe stato maggiore».

L’assessore alla Salute ha comunicato di aver firmato proprio ieri la direttiva che avvia i concorsi di bacino per infermieri e operatori socio-sanitari per circa 1.700 posizioni. Restano da sciogliere i nodi dei direttori amministrativi e sanitari per i quali la lunga trattativa ha assunto i contorni di una telenovela.

Intanto ieri è stato firmato a Palazzo d’Orleans il protocollo d’intesa tra l’Università di Pittsburgh e gli atenei di Palermo, Catania, Messina e la Kore di Enna. L’accordo prevede progetti di ricerca comuni, alta formazione, condivisione di esperienze innovative di insegnamento, scambio di docenti, studenti e ricercatori.

Il protocollo, della durata di cinque anni, è stato sottoscritto da Patrick Gallagher, rettore dell’Università americana, e dai rettori siciliani Fabrizio Micari (Palermo), Francesco Basile (Catania), Salvatore Cuzzocrea (Messina) e Giovanni Puglisi (Enna), alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e del presidente di Upmc International Charles Bogosta.

L’intesa prevede un rapporto di collaborazione nei settori dell’istruzione e della ricerca, uno scambio di pubblicazioni accademiche e di tecniche di insegnamento, la programmazione di corsi e l’organizzazione di seminari e conferenze e si inserisce nell’Accordo quadro decennale che la Regione lo scorso dicembre ha rinnovato con l’Ismett, l’Istituto mediterraneo dei trapianti e terapie di alta specializzazione di Palermo. Un progetto che prevede un investimento complessivo di 100 milioni di euro, per un aumento dei posti letto di quasi il 50 per cento (da 78 a 114) e almeno il 3 per cento del budget da destinare alla formazione del personale sanitario regionale.

Per il governatore Musumeci «con questo importante protocollo la Sicilia si proietta oltre oceano, riaffermando il valore della ricerca, dello scambio di competenze, del confronto tra saperi, all’insegna del diritto alla salute e della centralità del paziente». Ruggero Razza, assessore alla Salute, ha posto l’accento sul consolidamento di un rapporto strategico con l’Ismett: «È nota l’operazione che punta a far rientrare nell’Isola tanti siciliani che al momento sono all’estero. E in questo senso, il Protocollo dà la possibilità a tanti professionisti di tornare a lavorare qui e ai giovani di andare a perfezionare la formazione negli Stati uniti».

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