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Vertenza Papino, incerto il futuro di 83 dipendenti: chiesto confronto in prefettura a Messina

Gruppo Papino

S’infiamma e si complica la delicata vertenza Papino, che abbraccia il settore dell’elettronica. L’ultimo incontro tra la proprietà e i sindacati si è concluso con una fumata nera e di conseguenza la trattativa sembra incanalata su un percorso accidentato.

Le parti sociali contestano a quella datoriale di continuare ad assumere un atteggiamento poco chiaro sul futuro degli 83 lavoratori dichiarati in esubero e sull’eventuale passaggio di consegne ad altra società. Nel frattempo, restano con le mani in mano i 13 dipendenti del punto vendita di Tremestieri, che ha abbassato le saracinesche ancor prima della scadenza dell’affitto dei locali, fissata il 31 luglio.

Rimangono invece nel limbo i 10 colleghi dell’esercizio di Milazzo, situato nel Parco Corolla, in quanto farebbero parte del gruppetto degli 83 considerati “in sovrannumero”. In provincia di Messina, il Gruppo Papino ha anche negozi a Giardini Naxos, con 3 unità di personale, e Capo d’Orlando, in cui prestano servizio altri 8, non sarebbero interessati dai tagli previsti dall’azienda. Il prossimo incontro con i sindacati è previsto il 30 luglio a Catania, ma diventa più pressante la richiesta di un confronto in prefettura, a Messina.

La Fisascat Cisl di Messina denuncia le gravi anomalie procedurali sull’espletamento dell’esame congiunto «con un atteggiamento aziendale - riscontra la Fisascat - palesemente scorretto dall’inizio e con una evidente mancanza di sensibilità».

«Sembrerebbe – affermano il segretario generale della Fisascat Salvatore D’Agostino e il segretario Massimo Sili - che dietro l’apertura della procedura si nasconda un interesse ben diverso, ovvero quello di altro player “che sarebbe interessato ad un costo del personale ben inferiore”. Una condizione che abbiamo evidenziato anche nel verbale di incontro sottoscritto lo scorso 18 luglio».

Papino, ricorda la Fisascat Cisl, dichiara un esubero di 160 unità che si riducono senza alcuna giustificazione a 83 lavoratori/lavoratrici. Dall’ultima comunicazione del 12 luglio ad oggi la Papino Spa non ha prodotto nessuna documentazione a supporto della procedura e per ben due volte, l’ultima nella giornata di oggi, l’azienda ha fatto rinviare l’incontro con i sindacati all’ultimo momento.

«Per questo motivo - concludono i rappresentanti della Fisascat Cisl - chiediamo al prefetto di Messina di convocare, a garanzia dei lavoratori, un nuovo incontro urgente alla presenza anche dell’Ispettorato del Lavoro».

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