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Zone economiche speciali, Musumeci: ora vantaggiosi investimenti in Sicilia

Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci

«E' stato un lavoro particolarmente articolato e complesso, tengo a precisare che il nostro governo sulla realizzazione delle Zes (zone economiche speciali) è partito completamente da zero, ma per noi era molto importante allineare la Sicilia alle altre regioni del Sud che hanno già proceduto con le delimitazioni delle aree». Lo ha detto il presidente Nello Musumeci in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, dove ha presentato la istituzione e la delimitazione delle aree delle due Zes, una per la Sicilia occidentale e una per quella orientale, dopo l’approvazione del provvedimento da parte della giunta di governo.

Presenti gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alle Infrastrutture Marco Falcone, alle Attività produttive Mimmo Turano, all’Agricoltura Edy Bandiera, al Territorio Toto Cordaro. «Il numero delle Zes - ha spiegato Musumeci - corrisponde a quello delle autorità portuali, quindi, due. La terza autorità portuale quella di Messina è stata oggetto di confronto con il governo nazionale, al quale abbiamo proposto una autorità portuale aggregata a quella di Reggio Calabria, quindi una unica autorità portuale dello Stretto, per la specificità. La Sicilia - ha sottolineato il governatore - ha a disposizione 5.580 ettari di terreno entro i quali far ricadere le aziende già esistenti e quelle che vorranno investire nel futuro. Le caratteristiche essenziali dell’aree individuate sono la presenza di un porto, di un retro-porto e di una consolidata tradizione industriale».

Musumeci ha aggiunto che con le Zes si rendono «vantaggiosi gli investimenti in Sicilia attraverso il credito d’imposta per investimenti, sgravi fiscali, agevolazioni sul lavoro, ammortamenti per le aziende. «In tre anni per il Mezzogiorno sono disponibili 250 milioni di euro per agevolazioni e 50 dovrebbero essere destinati alla Sicilia», ha proseguito. «Abbiamo lasciato quasi l’8,5% dei 5.580 ettari
individuati a bando - ha spiegato - in modo che così ogni comune potrà dire quali sono le proprie esigenze e presentare un progetto poi sarà fatta una graduatoria. I comuni avranno 30 giorni di tempo per rispondere, in modo di arrivare al 25 settembre puntuali con la data fissata dal ministro Barbara Lezzi. Certo - ha sottolineato Musumeci - siamo preoccupati per le sorti del governo, perché secondo le dichiarazioni del ministro per il Sud Lezzi il 25 settembre si sarebbero sbloccate le agevolazioni, ma se ci fosse crisi di governo può far slittare la data. Per parte nostra ci auguriamo che arrivino nuovi investitori e quelli che già operano in Sicilia possano consolidare la loro presenza con nuovi investimenti e nuove assunzioni».

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