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Agrigento-Palermo, la Regione pronta alla risoluzione del contratto

Marco Falcone

Piano rilancio dei lavori oppure risoluzione contratto. Aut aut al tavolo della Regione. Si è tenuta a Palermo, nella sede dell’assessorato alle Infrastrutture, infatti, la riunione dedicata allo stato di avanzamento dei lavori sulla Caltanissetta-Agrigento e sulla Agrigento-Palermo.

All’incontro, convocato dall’assessore Marco Falcone, erano presenti i rappresentanti del Provveditorato Interregionale delle Opere pubblici, i dirigenti di Anas Valerio Mele ed Ettore de la Grenellais, Fausto Gatti, presidente delle società di progetto «Empedocle 2» e «Bolognetta» e rappresentanti di Cmc, e i rappresentanti del Comitato dei creditori.

«Il vertice - spiega Falcone - si è rivelato proficuo ma non risolutivo. I ritardi accumulati ci hanno spinto a chiedere alla società Cmc un piano industriale che faccia comprendere quali sono i reali margini di rilancio delle due opere, come si intende far ripartire i lavori, con quali imprese, e in quanto tempo tali lavori verranno realizzati e con quali modalità».

Nel dettaglio, Falcone e gli altri partecipanti al tavolo hanno affrontato il tema dei pagamenti alle imprese, specie per quanto riguarda i lavori intermedi dal valore di circa quattro milioni di euro come l’eliminazione, sulla Ag-Cl, dell’interferenza di Delia-Archeologia e delle interferenze di Favarella e Santuzza-Arenella. Il presidente Gatti, informa Falcone, ha comunicato di aver ottenuto dalla Banca popolare di Milano la dilazione della cessione dei crediti che l’istituto reclama da Cmc. Questo consentirà al Comitato dei creditori di poter essere pagato direttamente da Anas. Sbloccando tali liquidazioni, a breve potrà essere completata la posa dei guard rail sul primo tratto della Cl-Ag, da Canicattì fino a Caltanissetta sud, così da poter aprire al traffico questa porzione di strada in tempi brevi.

«Inoltre - prosegue Falcone - abbiamo presto atto dell’avvenuta rimozione del semaforo di Vicari sulla Ag-Pa, e dell’eliminazione della deviazione di Villafrati. Le imprese, altresì, si sono impegnate a eliminare il semaforo sul viadotto Frattina, mentre a stretto giro saranno completati gli interventi su un altro mezzo chilometro di strada in corrispondenza dell’ingresso di Bolognetta».

La società Cmc, dal canto suo, ha posto come condizioni essenziali l’approvazione di una variante al progetto non inferiore a 50 milioni di euro e lo stralcio delle penali per i ritardi nell’opera accumulati finora. Come rimarcato dall’azienda, inoltre, a luglio era stato raggiunto un accordo per l’erogazione da parte di Anas di 52 milioni in varie tranche. Il pagamento di tale somma, secondo quanto spiegato, necessita di una fase di perfezionamento cui dovrebbe seguire la dinamica ripresa del processo produttivo. «Davanti a tutto ciò - riprende l’assessore alle Infrastrutture Falcone - anche Anas ha ricordato che sulle due commesse pende una proposta di risoluzione dei contratti per inadempimento. Dunque, solo se nei prossimi giorni ci verrà sottoposto un Piano industriale convincente, dettagliato e sostenibile si potrà andare avanti con l’attuale assetto. Diversamente, nostro malgrado, dovremo prendere atto che bisognerà mettere un punto e ripartire daccapo. La Cmc - ha concluso Falcone - abbia un sussulto d’orgoglio, nel rispetto del popolo siciliano che ha diritto a godere di infrastrutture moderne ed efficienti in tempi celeri».

«Inoltre - prosegue Falcone - abbiamo presto atto dell’avvenuta rimozione del semaforo di Vicari sulla Ag-Pa, e dell’eliminazione della deviazione di Villafrati. Le imprese, altresì, si sono impegnate a eliminare il semaforo sul viadotto Frattina, mentre a stretto giro saranno completati gli interventi su un altro mezzo chilometro di strada in corrispondenza dell’ingresso di Bolognetta».

La società Cmc, dal canto suo, ha posto come condizioni essenziali l’approvazione di una variante al progetto non inferiore a 50 milioni di euro e lo stralcio delle penali per i ritardi nell’opera accumulati finora. Come rimarcato dall’azienda, inoltre, a luglio era stato raggiunto un accordo per l’erogazione da parte di Anas di 52 milioni in varie tranche. Il pagamento di tale somma, secondo quanto spiegato, necessita di una fase di perfezionamento cui dovrebbe seguire la dinamica ripresa del processo produttivo. «Davanti a tutto ciò - riprende l’assessore alle Infrastrutture Falcone - anche Anas ha ricordato che sulle due commesse pende una proposta di risoluzione dei contratti per inadempimento. Dunque, solo se nei prossimi giorni ci verrà sottoposto un Piano industriale convincente, dettagliato e sostenibile si potrà andare avanti con l’attuale assetto. Diversamente, nostro malgrado, dovremo prendere atto che bisognerà mettere un punto e ripartire daccapo. La Cmc - ha concluso Falcone - abbia un sussulto d’orgoglio, nel rispetto del popolo siciliano che ha diritto a godere di infrastrutture moderne ed efficienti in tempi celeri».

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