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La biodiversità rinasce sulle radici dei semi antichi: l'idea parte dalla Sicilia

È sempre più a rischio l’agro-biodiversità a causa dell’abbandono dei sistemi di agricoltura tradizionale. Nel segno della indifferenza in un mondo sempre più globalizzato si impone un modello di sviluppo produttivo, con effetti negativi sulla salute dell’uomo e del Pianeta.

Non c’è dubbio che valorizzare le antiche colture dei popoli e la biodiversità è una sfida determinante per la sostenibilità ambientale e per il futuro del Paese. A parlare di biodiversità è il progetto di M’Ama.Seeds, la start-up innovativa che intende recuperare le antiche sementi e colture dismesse del Mediterraneo e costituire una filiera agroalimentare.

L’idea, nata in Sicilia nella splendida cornice barocca della città di Noto è quella di unire arte, antiche cultura e coltura dell’area mediterranea; valorizzare le antiche tradizioni e colture dei popoli. «Obiettivo – afferma la sua fondatrice Alessia Montani – creare un sistema di filiera per il contenimento dell’erosione genetica e per la tutela della conservazione della biodiversità vegetale ed animale».

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina

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