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Buoni spesa per il coronavirus, come fare richiesta nei diversi Comuni siciliani

Oltre 43 milioni di euro li ha stanziati il Governo, quasi altri 30 milioni (dei 100 annunciati) la Regione: è questa la torta che verrà distribuita in buoni spesa ai siciliani (al netto delle risorse che, in aggiunta, potrebbero essere impegnate dai singoli comuni).

Se la spesa delle risorse statali ha come unico criterio la condizione di disagio dei nuclei familiari e, sostanzialmente, demanda ai Comuni l'individuazione della platea e delle modalità con cui assegnare i buoni spesa, le risorse stanziate dalla Regione, che ha emanato un apposito decreto solo lo scorso 4 aprile, invece potranno essere impiegate prioritariamente per chi non percepisce alcun reddito e successivamente per chi riceve sostegni statali inferiori alle cifre che saranno assegnate: 300 euro per nuclei di composti da una persona; 400 per due; 600 per tre; 700 per quattro; 800 per cinque o più persone).

Intanto, per rispondere alla “fame” dei siciliani, quasi tutti i grandi comuni si erano già mossi prima del decreto del 4 aprile e, probabilmente, per spendere anche i fondi regionali, dovranno pubblicare un nuovo avviso rispettando i “paletti” fissati da Palermo.

Agrigento, ad esempio, è partita lo scorso 2 aprile, le domande per i buoni spesa si potevano presentare fino a due giorni fa via mail, telefono e app. Il Comune ha scelto di assegnare 100 euro mensili per ogni componente di nuclei familiari senza reddito e non percettori di sussidi pubblici. A Caltanissetta l'istanza si può già presentare compilando un modulo online sul sito comunale e potrà avere accesso ai buoni spesa anche chi è beneficiario di un sostegno pubblico, purché l'importo percepito sia inferiore al minimo vitale (che per il 2020 ammonta a circa 460 euro).

I buoni vanno da 100 euro (per una persona) a 260 euro al mese (per nuclei di 5 o più persone). Anche Catania ha già da tempo attivato il modulo online per le istanze, quelle inoltrate sono già 12 mila, il Comune erogherà attraverso card e app un buono del valore complessivo di 400 euro mensili dando priorità a chi era già seguito dai servizi sociali, ha perso il lavoro o ridotto il reddito: venerdì i catanesi potrebbero già spendere le somme attraverso l'app, martedì arriveranno le card.

Ad Enna, invece, si è scelto un modello “fai da te”, dove è il Comune ad acquistare e fornire a chi ha perso il lavoro, non ha reddito o sotto soglia, buste della spesa che contengono per tutti gli stessi prodotti (sul sito comunale c'è anche un elenco con i beni consegnati in base al nucleo familiare) che vengono ritirati dalla cittadinanza in quattro centri in cui bisogna presentarsi in ordine alfabetico e a orari calendarizzati.

A Messina, al momento, è stato pubblicato soltanto l'interpello per convenzionare i supermercati, l'avviso per le istanze dei buoni rispetterà così i “paletti” della Regione, ma a distanza di quattro giorni dall'emanazione del decreto regionale, fino a ieri non era ancora possibile inoltrare le domande. Mentre il Comune di Palermo ha già ricevuto circa 12 mila richieste di accesso agli aiuti alimentari, attivando anche 50 sportelli sul territorio per la consegna cartacea delle istanze: in 4000 mila hanno già completato la procedura e venerdì riceveranno i primi buoni.

A Ragusa, l'istanza per buoni spesa che vanno da 150 a 500 euro (in base ai componenti del nucleo familiare) si può presentare sia via mail che per telefono ed è allargata anche a chi percepisce altri sostegni statali, purché inferiori a 600 euro per un nucleo di due persone, 750 euro fino a quattro persone, 800 euro oltre le quattro persone, ma anche a chi ha meno di 1000 euro sul conto per ogni componente maggiorenne del nucleo. Il Comune ibleo ha già individuato anche i 22 esercizi commerciali in cui spendere i buoni.

A Siracusa già dallo scorso 31 marzo è possibile inoltrare le domande tramite mail, form online e telefonicamente. Il 2 aprile è stata definita la lista di supermercati convenzionati e i buoni verranno assegnati in base al reddito, alle condizioni del nucleo (numero componenti; disabili; disoccupati).

A Trapani, invece l'istanza si può già presentare dallo scorso 2 aprile tramite mail, online, a mano presso uffici comunali o anche telefonicamente, sono già stati individuati i supermercati convenzionati e i buoni (che vanno da 200 a 400 euro al mese) verranno erogati a chi, negli ultimi 30 giorni, ha percepito un reddito sotto la soglia del minimo vitale e ha depositi bancari inferiori a 5000 euro.

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