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Università di Messina, il 61% dei laureati trova un lavoro

E' stato pubblicato il rapporto AlmaLaurea 2020 sul profilo e sulla condizione occupazione dei laureti dell’Università di Messina. Lo studio è stato condotto su un campione di 3.901 individui, in crescita di circa il 6% rispetto ai 3.869 laureati.

Significativo anche il dato relativo alla provenienza geografica degli studenti messinesi. Infatti, il 21.1% degli iscritti proviene da fuori regione (rispetto al 20.1% del dato nazionale e a solo il 5.1% del dato regionale). C'è poi un calo, seppur modesto, dell’età media dei laureati, scesa quest’anno a 26.2 anni, rispetto ai 26.5 anni della precedente rilevazione (ancora al di sopra della media nazionale di 25.8, invariata su base annua, ma appena sotto la media regionale di 26.3 anni).

Continua invece l’aumento nella percentuale dei laureati in corso, superando la metà degli studenti e collocandosi al 51.9%, anche quest’anno al di sotto della media nazionale, ma anche quest’anno nettamente superiore al dato medio regionale (44.7%).

Aumenta, seppur di poco, la percentuale di giudizi positivi espressi dai laureati con riferimento alla loro esperienza a Messina: ben il 90.1% (rispetto all’88.9% del 2019) degli intervistati ha espresso un giudizio di piena soddisfazione per quel che riguarda la loro esperienza. Addirittura il 68.3% dichiara che si iscriverebbe nuovamente all’Università di Messina.

Infine la condizione occupazionale: secondo l'Ateneo «appare ancora più soddisfacente il dato relativo all’employability (occupabilità) degli studenti messinesi, con dati superiori alla media regionale (ma inferiori rispetto a quella nazionale): il tasso di occupazione dei laureati triennali è pari al 61%, (dato regionale: 59.0%; dato nazionale: 74%). Coloro che hanno iniziato a lavorare dopo la laurea sono pari al 74% (dato regionale: 69.1%; dato nazionale: 58.4%). La retribuzione netta mensile appare in linea con il dato regionale e nazionale mentre il 66.8% dei laureati messinesi ritiene che il proprio percorso di studi abbia facilitato la ricerca di una occupazione. Aumenta sensibilmente, pur mantenendosi al di sotto del dato nazionale, il tasso di occupazione dei laureati magistrali, passati dal 51.9% del 2019 al 54.2% del 2020, con un dato sostanzialmente invariato per quanto riguarda il tasso di occupazione nel medio periodo (5 anni dal conseguimento del titolo).

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