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Viadotto Ritiro e svincoli Giostra-Annunziata a Messina, la riapertura entro il 2022

C'è una data di massima e l'impegno del governo regionale per la conclusione definitiva dei lavori sul viadotto Ritiro e la riapertura completa degli svincoli Giostra-Annunziata a Messina, che dovrebbe avvenire entro il 2022. Questa mattina punto della situazione tra i vertici del Cas, responsabili della ditta Toto Costruzioni e l'assessore ai Trasporti, Marco Falcone nella sede del Consorzio di contrada Scoppo. Si è valutata la situazione attuale dei lavori sulla rampa e analizzato il cronoprogramma dei cantieri.

E' emerso che delle 22 campate del ponte “Palermo” ne sono state piazzate quattro, altre nove dovranno essere collocate entro ottobre, le successive nove entro il 26 marzo 2021. Successivamente si procederà a posizionare soletta, passare l'asfalto e rendere agibile la carreggiata che permetterà così di snellire le problematiche legate al traffico, urbano ed extraurbano, che ormai da tempo creano disagi alla circolazione. Per quanto riguarda la direzione opposta, al momento è stata svarata una sola campata sulle venti totali, l'obiettivo è chiudere il cerchio in diciotto mesi con il countdown scoccato lo scorso luglio. “Abbiamo fissato la data ultima, crediamo non servano ulteriore proroghe – ha commentato il componente della Giunta Musumeci -. Ovviamente speriamo che non vi siano ulteriori stop per l'emergenza Covid o per altre emergenze non prevedibili”. Il Coronavirus, su una stima complessiva ha generato un ritardo di circa cinque mesi sulla tabella di marcia.

Prossimo appuntamento di verifica fissato a metà novembre, intanto la Toto ha garantito che si sta lavorando notte e giorno, anche con la tecnica “stop and go”, per cercare di velocizzare quanto più possibile i tempi. Al momento sono in servizio una cinquatina di operai, si arriverà ad un incremento complessivo di cento, per poi decrescere nuovamente. Ma dalla ditta hanno spiegato che il personale in servizio va rapportato al tipo di cantieri, anche subappaltati, attivi ma soprattutto ai mezzi in funzione. Alcuni di questi, infatti, magari necessitano di minore personale operativo. Si è parlato anche degli sgomberi e di un'eventuale integrazione degli indennizzi dei residenti che hanno le case ai piedi del viadotto, mentre per quanto riguarda le rampe che portano alla galleria San Jachiddu, si dialoga con il Comune, su cui pende la responsabilità dell'apertura mai avvenuta.

Un passaggio anche sull'ipotesi di esenzione per i messinesi del casello di Villafranca-Ponte Gallo. Falcone non ha chiuso la porta così come i vertici del Cas, ma bisognerà verificare la fattibilità tecnica e ottenere il via libera dal Ministero. Il regalo, per chi vive nei villaggi dell'estrema zona nord della città, potrebbe arrivare nel 2021.

Tutti i dettagli nell'edizione di domani in edicola su Gazzetta del Sud, edizione Sicilia

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