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Bonus Sicilia, non ci sarà più click day

Mimmo Turano

La Regione Siciliana fa marcia indietro sul click day, aprendo al strada a tutte le imprese che ne faranno richiesta, di accedere al Bonus Sicilia. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso di una conferenza stampa, dopo il flop della piattaforma digitale sulla quale aveva puntato il governo siciliano. «La platea degli imprenditori è confermata», ma «cambieranno le modalità del bando e prenderemo in considerazione tutte le domande, verificando soluzioni per rispondere a categorie non comprese nel bando stesso».

«Il bando rimane quello che è, ma cambia la modalità che non sarà più il click day per garantire il ristoro alle imprese». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano nel corso della conferenza stampa sul click day. «E' una vicenda - ha aggiunto - sulla quale daremo mandato di verificare quello che è successo all’interno e all’esterno della amministrazione. La platea rimane la stessa. Per le imprese che non avevano i requisiti si troveranno altre soluzioni».

«Io ero pronto a dare i fondi lunedì mattina, sono cambiate le regole sul campo per fatti non imputabili a me. L’arbitro quella mattina non è venuto sto rimodellando il sistema per permettere a tutti di prendere qualcosa. Vogliamo pagare il prima possibile. Abbiamo scelto un metodo - ha aggiunto - che per cause imputabili ad altri non sta funzionando. Troveremo la soluzione per dare un ristoro a tutti».

Telecom «di fronte alle nostre pressanti interlocuzioni ordinarie ha dovuto riconoscere che non è nelle condizioni di garantire con certezza che il click day possa operarsi. E' un problema - ha aggiunto l’assessore - legato anche a soggetti che gestiscono altri servizi. Il governo ha deciso due cose importanti: la prima è di continuare a considerare la platea degli imprenditori registrati sulla piattaforma come imprenditori che hanno risposto al bando e la seconda di dare un ristoro alle imprese cambiando il bando e prendendo in considerazione tutte le domande».

Intanto, il gruppo all’Ars di Attiva Sicilia ha presentato un ordine del giorno per impegnare il governo regionale ad affidare in futuro la progettazione e la gestione dei sistemi informatici a Sicilia Digitale spa, società in house della Regione Siciliana, come, fra altro, prevede già la normativa regionale. Invece, nel caso di SiciliaPei e del fallito click day la creazione e la gestione del portale è stato affidato a Tim.

“Sicilia Digitale – affermano i deputati di Sicilia Attiva Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Valentina Palmeri, Elena Pagana e Sergio Tancredi – ha già gestito con successo numerose procedure informatiche. Inoltre, riteniamo fondamentale garantire una gestione diretta dei dati trattati in questo tipo di procedure in modo da assicurare un completo controllo da parte della Regione anche in considerazione della peculiarità di questi dati che toccano ambiti legati alla privacy personale e aziendale”.

Attiva Sicilia, inoltre, andrà a fondo in questa storia per capire tutti gli aspetti dell'affidamento a Tim, compreso il collaudo della piattaforma. Per questo ha già presentato un’istanza di accesso agli atti.

“Una vicenda come quella del click day fallito – sottolineano i deputati di Sicilia Attiva – non deve più ripetersi. Sono stati commessi errori troppo gravi, in un momento particolare dell’economia che vede le imprese siciliane in asfissia”.

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