Martedì 30 Aprile 2024

Agricoltura in Sicilia: 15 milioni alle aziende, ma c'è il rischio di perderne 140

Quindici milioni di euro a fondo perduto per le aziende agricole di produzione primaria che dimostreranno con perizia asseverata di avere perso oltre il 60% di fatturato nel primo lockdown 2020, dal 12 marzo al 4 maggio. Lo prevede un bando del Dipartimento agricoltura della Regione siciliana che sarà pubblicato domani, le istanze potranno essere presentate dal 5 maggio al 7 luglio. ""E' una misura che serve alle imprese - ha detto l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans - Il governo Musumeci vuole sostenere il rilancio produttivo di un settore fondamentale per la Sicilia». L’avviso rientra nella norma della finanziaria regionale approvata l’anno scorso. «Stiamo cercando di recuperare ulteriori 5 milioni di euro per le aziende florovivaistiche». Il contributo minimo è previsto in mille euro, il massimo in 15 mila euro. «Se le istanze saranno maggiori rispetto alle aspettative per dare risposte a tutti ridurremo la quota minima a 500 euro», ha spiegato Scilla. «E' un bando veloce, snello», ha aggiunto il direttore del Dipartimento, Dario Cartabellotta. Fondi PSR? Sicilia rischia di perdere 140 milioni. E’ una situazione inaccettabile e non corretta sia sul piano politico che regolamentare. Domani incontrerò il sottosegretario all’agricoltura Battistoni. E’ una scelta che non può essere sbagliata". Così Toni Scilla, assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea della Regione Siciliana, nel corso della conferenza stampa di presentazione del bando per gli aiuti alle imprese agricole che hanno subito perdite durante il lockdown (12 marzo 2020 - 4 maggio 2020). "Si sta giocando una partita che riguarda le annualità 2021-2022 che come da regolamento comunitario vanno in proroga, mentre qualche regione pensa invece di cambiare i criteri storici di riparto per l’attribuzione fondi - ha spiegato Scilla -. E' evidente che la Sicilia non consentirà questo e sta cercando di fare tutto ciò che è possibile insieme alle altre cinque regioni (Campania, Puglia, Umbria, Basilicata e Calabria). Domani ci sarà un’ulteriore conferenza Stato-Regioni per capire come finirà questa vicenda: non si possono cambiare le regole mentre si sta giocando la partita. Il fondo serve per eliminare il gap tra le regioni che corrono e quelle che sono in difficoltà. Se ci tolgono i fondi non è un problema solo del mezzogiorno ma di tutto il sistema paese".

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