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Domani al via la stagione turistica in Sicilia, ma 4 lidi su 5 restano chiusi

Riduzione di postazioni superiore al 30%, di ombrelloni tra il 10% ed il 20% e solo un operatore su 10 non lamenta criticità

Alla vigilia della partenza della stazione balneare, fissata per domani, sui lungomare di Palermo operai inchiodano assi e il rumore degli arnesi incrocia quello delle onde, ma anche questa estate non sarà come le altre pre-Covid. Ad aprire non saranno almeno 4 operatori su cinque, spiega la Cna, sottolineando l’incertezza dei prossimi mesi e l’unica certezza di oggi: le chiusure hanno messo a tappeto, forse per sempre, decine di imprese.

«Solo il 20% degli operatori siciliani si sta adoperando per aprire a brevissimo gli stabilimenti in vista dell’avvio di quella che si sperava fosse la stagione della riscossa ma che si preannuncia ancora ricca di incognite. Il risultato sottolinea ancora una volta il clima di incertezza che vive il comparto - affermano il portavoce Guglielmo Pacchione e il coordinatore Gianpaolo Miceli - e tutto questo lascia l’amaro in bocca per alcune decisioni assunte a livello nazionale che hanno bloccato la programmazione specie nella scelta di prevedere il coprifuoco alle ore 22 fino a fine luglio: un aspetto che ha messo in ultima fascia il Paese nelle pur complesse prenotazioni dall’estero». «La metà degli operatori - proseguono - rileva una riduzione di postazioni superiore al 30%. Gli altri dichiarano riduzioni di ombrelloni tra il 10% ed il 20% e solo un operatore su 10 non lamenta riduzioni».

Quasi tutti gli operatori sono titolari di stabilimenti con area ristoro e 2 su 3 offrono il servizio di ristorazione. Solo un operatore su tre svolge l’attività d’impresa sotto forma di ditta individuale mentre la maggioranza sotto forma societaria. «Per i balneari si prospetta un altro anno delicatissimo - concludono Pacchione e Miceli - anche per la funzione storica di presidio attuata dagli operatori. Per fare ciò bisogna dare chiarezza al comparto, stabilire che le linee guida siano quelle attuate l’anno precedente un pò come hanno proposto le regioni. Occorre poi dare segnali chiari sulle ripartenze, dire al mondo che ci siamo e che siamo pronti ed organizzati rivedendo lo schema delle restrizioni in maniera progressiva nelle prossime settimane allentando la limitazione legata al coprifuoco e accelerando ovviamente sulla campagna vaccinale in modo da offrire la possibilità anche agli operatori di immunizzarsi entro breve così da far vivere la stagione con responsabilità ma anche con serenità».

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