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"Spot osé" per il concerto al Politeama di Palermo, scatta la polemica

La direttrice d'orchestra Gianna Fratta, da qualche mese alla guida dell'Orchestra sinfonica siciliana.

«Appuntamento amoroso. no perditempo. solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming». È questo il testo dell’annuncio pubblicato sulla propria pagina privata di Facebook da Gianna Fratta, da qualche mese alla guida dell’Orchestra sinfonica siciliana, per pubblicizzare il concerto da lei diretto venerdì sera al Teatro Politeama di Palermo con la più grande pianista vivente, Marta Argerich. Un annuncio ironicamente osé, nello stile di quelli commerciali pubblicati sui giornali, per avvicinare il grande pubblico a uno dei «mostri sacri» della musica. Ma l’iniziativa della giovane e affascinante direttrice d’orchestra, conosciuta anche per il suo matrimonio con il cantante rock Piero Pelù, non è andata giù alla parlamentare della Lega all’Assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, che bacchetta la musicista. «Forse l’avrà considerata una "simpatica" boutade pubblicitaria, ma le parole utilizzate dalla Direttrice artistica della Foss Gianna Fratta per invitare a una diretta streaming sono decisamente di cattivo gusto, fuori luogo e, soprattutto, indicano una gran confusione tra ruoli pubblici e strumenti privati».

La parlamentare leghista, protagonista di diversi cambi di casacca, salita nuovamente sul Carroccio dopo un primo abbandono, si spinge più in là, fino a chiedere la "testa" della direttrice d’orchestra. «Oltre a toni decisamente inappropriati per chi svolge una funzione pubblica lautamente retribuita con fondi pubblici - spiega - vi è anche la gravità formale del rimando ad un canale privato per seguire la diretta streaming della Fondazione, quando quest’ultima possiede propri strumenti e canali di comunicazione. Insomma, con poche parole pubblicate su Facebook la Direttrice Fratta è riuscita a fare una pessima figura che ricade inevitabilmente sulla prestigiosa struttura culturale. Un motivo in più - conclude - perché il governo regionale, a partire dal Presidente e dall’Assessore al turismo, provvedano con estrema urgenza ad ascoltare l’appello rivolto dalla quasi totalità dei maestri d’orchestra, nominando il CdA della Fondazione e permettendo così di riprendere un normale percorso gestionale, che si spera ponga fine a certi eccessi e sbandate dell’attuale dirigenza».

La Fratta non risponde, però pubblica un altro post sulla sua pagina Fb dal titolo «Non c'è bisogno di spogliarsi», facendo riferimento alla proposta artistica ricevuta via mail da una giovane musicista che allega anche alcune sue foto «di indubbio valore estetico». «Il pianoforte - spiega la direttrice d’orchestra - si suona dalla parte dei tasti, non sdraiate sulla coda seminude; il violoncello suonato con scollatura e minigonna non ha un suono più bello; la bacchetta per dirigere si tiene in mano, non in altri posti improbabili...». E conclude la sua riflessione sul rapporto tra donne e arte con altre parole destinate a rinfocolare la polemica: «Le Donne e le Artiste vere per suonare, dirigere, costruirsi carriere e raggiungere obiettivi, non hanno bisogno di spogliarsi. Le artiste vere si spogliano solo quando vogliono e per chi scelgono. Dovunque, se credono, ma non in una sala da concerto, o nei templi dell’arte, dove bisogna solo inchinarsi e rendere omaggio a Puccini, Bach, Mozart, Beethoven. Con dignità e serietà».

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