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Vasco Rossi in concerto a Palermo con una doppia data: 22-23 giugno

Vasco Rossi torna in concerto a Palermo. Dopo anni di concerti a Messina, allo stadio San Filippo, il rocker salirà sul palco dello stadio di Palermo nel prossimo mese di giugno, con due date: il 22 e il 23 giugno. La trattativa è stata lunga e già negli anni scorsi Vasco era sul punto di tornare a Palermo. Adesso il sì è realtà anche e l'ufficialità è arrivata oggi.

Ma non sarà l'unico concerto negli stadi in Sicilia. Al "San Filippo" di Messina è previsto infatti il concerto di Tiziano Ferro il 4 luglio (mentre non ci sarà quello di Marco Mengoni salvo clamorosi colpi di scena). Sempre a Messina sono in corso trattative per un altro evento, che potrebbe riempire il San Filippo.

Il tour di Vasco

Una festa nella festa. Dopo il bagno di folla dei 140mila al Circo Massimo la scorsa estate, Vasco Rossi torna nella capitale per una tre giorni di «vacanze romane». L’occasione è l’anteprima del film evento Vasco Live - Roma Circo Massimo, che sarà poi in 300 sale il 14, 15 e 16 novembre. «Non si festeggia mai abbastanza dato quello che si soffre nella vita - dice Vasco, arrivando al cinema Moderno atteso già da ore da decine di fan -. Trovo giusto festeggiare, siamo usciti da due anni terribili, dobbiamo ricominciare a vivere. L’anno di questi tempi ancora non sapevamo niente di quello che sarebbe stato dei granfi eventi live. Volevo fare una battuta: vado al massimo, vado al Circo Massimo», scherza il Kom che avverte di essere già pronto a far ripartire il Vasco Live e annuncia otto nuove date, in quattro città, per l’estate prossima che come ormai da tradizione sarà nel segno di Vasco. Si parte dallo stadio di Bologna il 6 e 7 giugno, poi l’Olimpico di Roma il 16 e 17 giugno, il Barbera a Palermo il 22 e 23 giugno, l’Arechi di Salerno il 28 e 29 giugno. Intanto per rivivere le emozioni del Circo Massimo, arriva in sala il film evento che documenta i due concerti nell’antica arena dell’11 e 12 giugno scorsi. «Abbiamo portato un pò di gioia, gli artisti fanno quello, soprattutto in un questo momento così buio e terribile della storia e dell’umanità con la guerra alle porte. La musica non può fare molto, ma può portare gioia e tenere la testa in un’altra dimensione. Certo - dice amaro - l’estate prossima i concerti ci saranno se non ci sarà l'olocausto nucleare. La musica leggera unisce e lavora per le forze del bene, ma temo che quelle del male siano superiori».

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