Tutto secondo copione. Il disegno di legge che impone l’obbligo per i deputati di dichiarare l’appartenenza alle logge massoniche, è ancora sulla graticola dell’Ars. Doveva essere votato oggi ma dopo un dibattito serrato il “verdetto” dei deputati è stato rinviato a domani. Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè ha insinuato nel confronto le perplessità espresse dai dirigenti dell’Assemblea. Dubbi che sono echeggiati a Sala d’Ercole attraverso gli interventi di alcuni deputati. Ha spiazzato tutti Antonio Catalfamo, capogruppo di Fratelli d’Italia, che in questi nove mesi all’Ars ha mantenuto un profilo piuttosto defilato. Ieri, però, si è scatenato con una relazione giuridica - scandita da una copiosa giurisprudenza - che alza steccati normativi per impedire al disegno di legge di trovare un varco all’Ars. E su questa scia il centrodestra compatto sembra orientato ad alzare il disco rosso. Eppure il disegno di legge era stato approvato all'unanimità dalla commissione regionale antimafia. Ma a Sala d'Ercole, come sempre, si gioca un'altra partita. A.S.