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Il presidente della Regione Sicilia: "No a nuovi centralismi a danno delle periferie"

Nello Musumeci

«C'è in atto in Italia un tentativo pericoloso di neo-centralismo da parte dei partiti tradizionali a cui si è aggiunto anche il M5S, a danno delle periferie, degli enti locali e delle Regioni. Questo allontana il cittadino dai processi decisionali e rende ancora più profondo il divario tra paese reale e paese legale». Lo ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, partecipando a Enna all’assemblea del movimento 'Siciliani per la Costituente'.

«La Sicilia non ha bisogno di elemosine o compassione - ha aggiunto il governatore e leader di #DiventeràBellissima - ma di vedere riconosciuto ciò che la Costituzione le ha assegnato. Ecco perché serve il rilancio di un nuovo autonomismo che non deve essere concepito in termini di sterile rivendicazionismo o di privilegio, ma come prerogativa dalla quale dobbiamo sapere fare uso e tesoro per recuperare il terreno perduto ed avviare un meccanismo di ricrescita del territorio».

«Ecco perché - ha spiegato Musumeci - sono venuto a salutare questo movimento che punta a rigenerare lo Statuto siciliano e su questo, pur da posizioni diverse, non c'è che da essere d’accordo. In particolare, se tutti gli autonomisti siciliani trovassero le ragioni e la voglia dello stare assieme, riusciremmo ad avere un grande potere di contrattazione con Roma e perfino con l’Ue. Spero - ha concluso il presidente della Regione Siciliana - che questo obiettivo possa essere centrato».

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