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Ateneo di Messina, in arrivo altri luminari al Policlinico e novità sui beni "contesi" col Comune

Il rettore Salvatore Cuzzocrea

Manca ancora qualche mese alla prima candelina da rettore per Salvatore Cuzzocrea, ma le festività natalizie hanno rappresentato comunque l’occasione per tracciare un bilancio del periodo alla guida dell’Ateneo. Per una figura che lascia il suo incarico, il professor Marco Centorrino, il quale ha annunciato di rinunciare alla carica di prorettore alla Comunicazione per dedicarsi a tempo pieno alla ricerca, un’altra è in arrivo: sarà, infatti, l’avvocato Francesco Bonanno il nuovo direttore generale dell’Università.

Tempo di bilanci, ma anche di novità per l'Ateneo di Messina, annunciate durante il consueto appuntamento con la stampa per i saluti di fine anno. Le principali riguardano il settore sanitario con il rettore Salvatore Cuzzocrea che afferma di voler proseguire l’opera di rinnovamento all’interno del “Gaetano Martino” iniziata già all'epoca del suo predecessore Pietro Navarra.

«L’arrivo a Messina dei professori Gianlorenzo Dionigi, Alfredo Ercoli e Vincenzo Ficarra ha sicuramente rappresentato un valore aggiunto per il Policlinico – ha detto Cuzzocrea – adesso speriamo di riuscire a stipulare una convenzione con l’Università di Bologna in modo da condividere il professor Francesco Traina al 50% perché in questo momento è in aspettativa».

Le prossime rivoluzioni, con l’arrivo di nuovi professionisti esterni, interesseranno i reparti di Oncologia e Chirurgia toracica e la scuola di specializzazione in Ortopedia. A proposito di Scuole di specializzazione Cuzzocrea ha confermato che in sede di Crui e di Crus, si stanno valutando una serie di accorpamenti: oltre a quella già in cantiere col Rizzoli di Bologna per Ortopedia, le altre ipotesi guardano a Catania per Oncologia e Neuropsichiatria infantile e a Catanzaro per Nefrologia. «Non servono inutili campanilismi, vogliamo mantenere in piedi Scuole di specializzazione che siano soprattutto di qualità», ha affermato Cuzzocrea.

Per quanto riguarda il rapporti tra l'Ente di piazza Pugliatti e Palazzo Zanca il rettore chiarisce «Sono ottimi, fino ad ora c’è sempre stato un grande spirito di collaborazione col sindaco De Luca sia sul Pon Metro che su Innovabic. Ci siamo confrontati anche sugli immobili (De Luca aveva annunciato la richiesta di un canone d’affitto all’Università per l'Orto botanico, l'ex Magistero e la Casa dello Studente, ritenendoli beni di proprietà del Comune, ndr) abbiamo la documentazione che attesta che l’Ateneo è proprietario della struttura di via Pietro Castelli e dell’attuale sede di scienze della Formazione, per quanto riguarda la Casa dello Studente è affidata all’Ersu che sta effettuando lavori di adeguamento per renderla nuovamente una residenza universitaria».

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