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Messina, dalla Regione arrivano i fondi per acquedotto e alluvionati

La condotta danneggiata del Fiumefreddo

Sarà spostata e messa al riparo dai continui fenomeni di smottamento del terreno la condotta dell’acquedotto Fiumefreddo situata lungo un pendio nel territorio di Forza D’Agrò, Comune delle Valli joniche dei Peloritani.

L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha assegnato i lavori al Consorzio Campale Stabile di Benevento, che se li è aggiudicati per un importo di circa 700mila euro. «Verrà messo in sicurezza l’intero costone roccioso del Messinese - spiega Musumeci - e, contemporaneamente, la tubazione sarà posizionata in una sede diversa dello stesso versante, garantendo così maggiore stabilità. Si tratta di una struttura degli anni '80 che, in passato, ha subìto alcune rotture con la conseguente interruzione dell’approvvigionamento idrico nella città di Messina. Gli eventi atmosferici dell’ultimo anno hanno elevato la soglia di rischio, accentuando il pericolo di nuovi disagi: ecco perché interverremo immediatamente».

Arrivano i contributi per i nuclei familiari la cui abitazione è stata compromessa dalle alluvioni che in Sicilia si sono registrate tra la metà di ottobre e i primi di novembre. Sul sito della Protezione civile regionale è stata pubblicata la direttiva che stabilisce i criteri per l'assegnazione delle risorse e la relativa modulistica per richiederle.

Le domande per la concessione del contributo, destinato a coprire anche i danni subiti dalle attività economiche e produttive, dovranno essere avanzate ai Comuni di appartenenza entro trenta giorni. «Stiamo vigilando - afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci - sul rispetto di tempi stretti». Le somme necessarie verranno prelevate dal budget stanziato dalla Protezione civile e che ammonta a circa sei milioni e mezzo. Così come è indicato nella direttiva, per i danni subiti dalle abitazioni si potrà accedere a un massimo di cinquemila euro, mentre per fare immediatamente ripartire le aziende potrà essere erogata una quota massima di ventimila euro.

Per l’Isola, quello a cavallo tra ottobre e novembre dello scorso anno, è stato il periodo più piovoso dell’ultimo trentennio, capace di provocare 13 vittime, ma anche l'esondazione di fiumi e torrenti, fenomeni franosi e smottamenti, gravi danni alla viabilità urbana ed extraurbana, autostradale e ferroviaria, nonché alle infrastrutture pubbliche e a molti edifici privati, alle reti di distribuzione delle acque, alle reti fognarie e agli impianti di depurazione. Coinvolti oltre un milione e ottocentomila abitanti.

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