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Tassa di soggiorno a Taormina, Federalberghi insorge

foto pixbay

«Le modifiche che il Comune di Taormina propone al regolamento della tassa di soggiorno non ci trovano assolutamente d’accordo. Quanto prospettato dall’amministrazione guidata dal sindaco Mario Bolognari, a nostro avviso, è discriminante verso la categoria dell’extra-alberghiero ma anche, e soprattutto, impugnabile se dovessimo decidere di avviare un’azione legale».

Così il presidente di Federalberghi Extra - Taormina, Giovanni Ficarra, prende ufficialmente posizione, anche tramite la “Gazzetta del Sud”, nella querelle sull’imposta di soggiorno.

Nei giorni scorsi sul tema, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, aveva già espresso la propria contrarietà alle proposte del Comune Federalberghi Taormina, l’Associazione albergatori presieduta da Italo Mennella. Adesso sulla stessa lunghezza d’onda è la volta del comparto extra-alberghiero.

Ficarra incontrerà nelle prossime ore (probabilmente già domani) l’assessore comunale con delega al Bilancio, Giuseppe Caltabiano, e, alla vigilia del faccia a faccia con l’esponente politico della Perla dello Jonio non fa mistero del disappunto del settore che comprende i Bed&Breakfast e, più in generale, le strutture dedite all’accoglienza “familiare”.

"Abbiamo già predisposto un documento nel quale formuleremo delle controproposte rispetto a quello che ci viene prospettato dall’Amministrazione - afferma Ficarra -. La posizione del Comune di Taormina rischia certamente di creare una pericolosa concorrenzialità, che non può, e non deve, esistere tra due comparti differenti come l’alberghiero e l’extra-alberghiero"

 

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