Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sanità in Sicilia, pubblicato il decreto Razza: ecco la nuova "mappa" degli ospedali a Messina

Il policlinico "G. Martino" di Messina

Le ultime indicazioni del ministero della Salute sono state recepite. E resta uno spiraglio aperto per il mantenimento a Taormina di Cardiochirurgia pediatrica. Messina avrà un solo ospedale sede di Dea (Dipartimento di emergenza urgenza e accettazione) di secondo livello, il Policlinico, che è Hub ed è riferimento per tutta la provincia. Sono alcuni degli elementi del decreto sulla nuova Rete ospedaliera siciliana, firmato dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza l’11 gennaio scorso e pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale della Regione.

In totale i posti letto previsti sono 18.051, di cui 14.637 per acuti e 3.414 post acuti. Le strutture sanitarie del nuovo sistema di rete dell’emergenza urgenza sono: sette Dea di secondo livello (Hub); 23 Dea di primo livello (Spoke); 15 presidi di base; 11 pronto soccorso di zona disagiata; un pronto soccorso alto rischio ambientale.

A cosa corrispondono le nuove denominazioni? I presidi di base garantiscono, appunto, le prestazioni di base (tra cui il pronto soccorso); gli Spoke svolgono funzioni di osservazione, breve degenza e rianimazione, e dispongono di un numero maggiore di specialità come rianimazione, ortopedia e traumatologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, oltre a tutti quei servizi e collegamenti necessari per stabilizzare pazienti gravi (patologie cardiovascolari complesse o ictus). Gli Hub, infine, hanno tutto ciò che è presente negli altri presidi più le specializzazioni complesse come cardiochirurgia e neurochirurgia, cardiologia con emodinamica interventistica. In alcuni casi, col decreto viene chiesta una deroga al cosiddetto decreto Balduzzu (ad esempio 19 strutture complesse di oncologia invece di 17, e più reparti di medicina nucleare, chirurgia pediatrica, chirurgia toracica, chirurgiavascolare, neurochirurgia, nefrologia, grandi ustioni e terapia intensiva, malattie infettive e tropicali.

Per Messina ecco la “mappa” disegnata dalla nuova Rete ospedaliera: un Dea II livello (Hub), il Policlinico; quattro Dea I livello (Spoke), ossia il Papardo, il Bonino Pulejo-Piemonte, il San Vincenzo di Taormina ed il Fogliani di Milazzo; tre presidi di base, il Barone Romeo di Patti, il Cutroni Zodda di Barcellona ed il Generale di Sant’Agata Militello; due presidi di zona disagiata, il Civile di Lipari ed il San Salvatore di Mistretta.

Per il caso specifico di Cardiochirurgia pediatrica, il decreto di Razza sottolinea che sarà mantenuta a Taormina fino al trasferimento all’Arnas Civico di Palermo, ma che è in corso un’interlocuzione con la Regione Calabria per garantire quel tipo di assistenza ai calabresi in Sicilia: in questo caso, resterebbe in vita pure l’unità di Taormina.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia