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Pd messinese spaccato sui Cda delle partecipate, gli "accademici": "Non siamo con De Luca"

I deputati Pietro Navarra e Franco De Domenico

I deputati del Pd Pietro Navarra e Franco De Domenico intervengono nel dibattito sulla collocazione del gruppo “LiberaMe” in un’ipotetica compagine di maggioranza a sostegno dell’Amministrazione De Luca, sviluppatosi in questi giorni all’interno del Centrosinistra in occasione della trattazione della delibera proposta dal consigliere del Pd ed ex candidato a sindaco Felice Calabrò che ha chiesto all'aula di esprimersi sulla possibilità di eliminare i Cda delle partecipate comunali e optare per un amministratore unico. Atto al quale si sono opposti i colleghi di partito del gruppo "Libera Me" che fa capo proprio ai due deputati e, più in generale, alla cosiddetta corrente "accademica" del Pd messinese.

“LiberaMe - precisano Navarra e De Domenico - ha più volte pubblicamente reso nota la propria posizione rispetto all’Amministrazione De Luca: preso atto del risultato elettorale dello scorso giugno il gruppo, che è espressione del Partito Democratico, manifesta posizioni politiche che sono di valutazione su ogni singolo atto che provenga dall’Amministrazione, emendandolo o modificandolo nei termini ritenuti necessari per rendere un servizio alla Città. Votare atto per atto non significa far parte di una maggioranza, semmai esercitare un ruolo di controllo e indirizzo responsabile, avendo a cuore esclusivamente gli interessi della Città. Questo è il solo modo di intendere un’opposizione costruttiva, concreta e non parolaia o sfascista – come invece qualcuno evidentemente vorrebbe –, che non trascura gli effetti di decisioni spesso pilatesche sulla pelle dei cittadini" dichiarano in coro il parlamentare Pietro Navarra e il deputato regionale Franco De Domenico, che in aula possono contare sui quattro consiglieri comunali di Libera Me Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Alessandro Russo e Massimo Rizzo.

"Un esempio tra i tanti di tale atteggiamento - continuano Navarra e De Domenico - è quello offerto dalle votazioni sui bilanci comunali. Averli votati favorevolmente sarebbe forse il segno di un far parte di una maggioranza? O forse si dovrebbe seguire l’esempio di quei Consiglieri che, pur dichiarando in aula tutta la loro volontà di preservare i lavoratori e di difenderli, non sono consequenziali, lasciando ad altri stupidi – come proprio i consiglieri di “LiberaMe” – l’onere di votarli" spiegano i due che, nemmeno troppo velatamente, lanciano un attacco a quei consiglieri del Pd che non hanno mai appoggiato le politiche finanziarie di Palazzo Zanca, su tutti proprio il già citato Felice Calabrò e la collega Antonella Russo.

"Per quanto riguarda la proposta di delibera sulle partecipate - concludono Navarra e De Domenico - solo il puntuale intervento di LiberaMe ha permesso di rilevarne l'illegittimità, poi asseverata dalla Segretaria comunale, e ha posto al riparo da responsabilità amministrative tutto il Consiglio comunale. Sfidiamo chiunque a sostenere che evitare l’illegittimità degli atti amministrativi sia un compito proprio di questa o quella maggioranza. È semplicemente un comportamento responsabile, nel rispetto del Consiglio, dell’Amministrazione e, soprattutto, della legge. Tutto il resto sono discorsi da bar vuoti e inconcludenti".

I due "big" del Pd locale, sferzano l'attacco finale ai consiglieri Calabrò e Russo "Non è possibile - concludono - dare alla Città un’immagine così distorta e falsata della realtà politica del Consiglio Comunale. Evidentemente, a qualcuno dei Consiglieri interessa ritrarre le cose come non sono, al solo fine di poter lucrare un effimero consenso. È opportuno, pertanto, che tutti abbassino i toni, ricordando come il Partito Democratico sia patrimonio comune di tutti, che va preservato dalle posizioni strumentali"

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