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Taglio dei vitalizi in Sicilia come alla Camera, Miccichè: "Non lo faccio"

Gianfranco Miccichè

In Sicilia il «caso vitalizi» si ingrossa. Se il governatore Nello Musumeci, qualche giorno fa, ha rivendicato di essere favorevole ai tagli senza i quali peraltro la Regione perderebbe circa 70 milioni di trasferimenti dello Stato come prevede la legge di bilancio, Gianfranco Miccichè, con altrettanta fermezza, ribadisce di essere contrario.

Almeno nella forma in cui il taglio è stato fatto alla Camera. «Non lo faccio», dice netto il presidente dell’Assemblea siciliana. Che lancia il guanto di sfida: «Se l'Ars ritiene di fare così mi sfiduci». Un messaggio forte e chiaro rivolto soprattutto ai 5stelle che da mesi hanno depositato in Consiglio di presidenza una proposta sui tagli rimasta chiusa nei cassetti anche per i dubbi dell’ufficio legale di Palazzo dei Normanni per gli inevitabili contenziosi.

«Non sono disponibile a tagliare i vitalizi dei deputati regionali come ha fatto Fico alla Camera - argomenta Miccichè - Sono invece disponibile a studiare un diverso sistema di tagli, tenendo conto delle tante persone perbene che hanno dato il meglio di se stessi a questa Regione». Perché, insiste il presidente dell’Ars, «a loro sarebbero andati, con il metodo Fico, 600 euro».

E «non posso consentire - rincara - il massacro sociale di persone che hanno solo la colpa di avere servito questa terra. Peraltro si farebbe un regalo ai ladri che proprio perché rubano non hanno bisogno di vitalizi».

Immediata la replica del Movimento 5 stelle: «Micciché fa appello alla sfiducia? Ebbene, è evidente che si sta sfiduciando da solo» dice il capogruppo all’Ars, Francesco Cappello. E il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri, leader in Sicilia dei pentastellati, aggiunge: «Il governo nazionale fa sul serio. O le regioni, Sicilia compresa, tagliano questo privilegio medievale o si taglia a monte e il conto è salatissimo. Se entro fine aprile non si procederà alla rimodulazione dei vitalizi sulla base dei contributi effettivamente versati, pagheremo, come disposto dalla legge di stabilità nazionale, un taglio di trasferimenti dallo Stato di 70 milioni di euro».

Decidendo di non impugnare la norma dello Stato che prevede la riduzione dei trasferimenti alle Regioni che non taglieranno i vitalizi, Musumeci, nei giorni scorsi, aveva passato la palla all’Assemblea dopo avere chiarito di essere «politicamente favorevole al taglio: un fatto morale di cui mi faccio carico».

Il governatore si aspettava che l’Ars affrontasse la questione con un ordine del giorno, in realtà mai concordato tra i gruppi parlamentari. Una soluzione dovrà comunque essere trovata entro la fine del mese; adesso si guarda alla Conferenza Stato-Regioni che dovrebbe affrontare il tema cercando una soluzione.

A gennaio l’Assemblea siciliana ha staccato «assegni» per i vitalizi pari a 1 milione 506.518,45 euro, mentre ad agosto la spesa era stata di 1 milione 500.720,53 euro. In totale sono 158 gli ex deputati che percepiscono il vitalizio diretto, 123 sono gli assegni di reversibilità.

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