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Messina, continua lo scontro tra sindaco e Governo sulle baracche

Le baracche messinesi dall'alto

È uno scontro duro, che potrebbe avere ripercussioni su tutti i fronti, non solo su quello del Risanamento. Dalla bocciatura dell'ordine del giorno presentato dal deputato messinese di Forza Italia Matilde Siracusano per inserire la questione "baraccopoli di Messina" all'interno del provvedimento sul reddito di cittadinanza è nata una vera e propria guerra e non si placano le polemiche dopo l'attacco del sindaco De Luca a Lega e 5Stelle, la cui alleanza è stata definita dal primo cittadino di Messina «un Governo di balordi» e la replica della deputazione pentastellata (mentre perdura il silenzio dei “salviniani” messinesi la cui posizione nei confronti dell'Amministrazione comunale è quasi un mistero di Fatima, resta occultato ai più).

De Luca, da parte sua, rincara la dose: «Cosa hanno fatto per Messina D'Uva e i 5Stelle, i cittadini neppure li conoscono, ma dovranno rendere conto del loro mandato, così come dovrò farlo anche io».

Il movimento pentastellato, definendo assurda la richiesta avanzata dall'on. Siracusano, ribalta le accuse sul sindaco, “reo” di iniziative «che in partenza si sa già che non possono raggiungere il loro obiettivo». I grillini sostengono che il problema delle baraccopoli messinesi va affrontato e risolto «ma non con i metodi velleitari» del sindaco e che quella di De Luca sarebbe, dunque, solo un'operazione mediatica di propaganda.

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