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Salvini a Corleone per la "Liberazione dalla mafia", ma il 25 aprile crea un nuovo squarcio con Di Maio

Non si fermano le polemiche sul 25 aprile tra gli alleati di governo. Di Maio torna anche sulla questione del sottosegretario leghista Siri e attacca Salvini:"Siri si difenderà, sono sicuro che risulterà innocente ma intanto lavoriamo alla questione morale. Altrimenti che senso ha dire che si festeggia a Corleone, dicendo che si vuole eliminare la mafia. La mafia la elimini se tu dai l’esempio».

La replica del ministro dell’Interno: «Non sono a Corleone per un picnic». E su Di Maio dice: "Sono in modalità zen. La polemica politica la lascio agli altri».

Getta acqua sul fuoco il presidente della Camera Roberto Fico: "Non c'è nessuna sfida festa della Liberazione e liberazione dalla mafia: non possono essere sullo stesso piano».

"La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva». Questo invece un passaggio dell’intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Vittorio Veneto nelle celebrazioni del 25 aprile.

Dopo la Liberazione «ci furono vendette e brutalità inaccettabili contro i nemici di un tempo, peraltro condannate dai vertici del Cln»."E' il giorno del riscatto per gli italiani» scrive il premier Giuseppe Conte in un post su Facebook. «È la data da cui origina l’affermazione dei valori della libertà, della dignità, della democrazia, della pace». Cortei Anpi a Roma e Napoli: nella Capitale pugni chiusi e slogan contro il governo.

Torniamo alla visita del vicepremier in Sicilia. Salvini, accompagnato tra gli altri dal capo della polizia Franco Gabrielli, ha inaugurato la nuova sede del commissariato di polizia, al cui ingresso è stata scoperta una targa in memoria di tutte le vittime della mafia.

Un 25 aprile particolare per Salvini, che ha deciso di dedicare la Festa della Liberazione in un luogo simbolo della mafia "per celebrare il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà dell’Italia. Per questo - ha detto nei giorni scorsi - sarò in mezzo alle donne e agli uomini della polizia di Stato di Corleone, per ringraziarli del fatto che ogni giorno rischiano la loro vita per liberare la Sicilia e l’Italia dalla mafia".

In contemporanea con la visita del ministro dell’Interno, Corleone festeggia il 25 aprile nella villa comunale. L’iniziativa, promossa dalla Cgil e da un gruppo di associazioni, è nata "per difendere i valori del 25 aprile e della Resistenza in una terra difficile come Corleone, piena di disagi, mancante di infrastrutture e di servizi, che vive l’abbandono da parte delle istituzioni ma non vuole rassegnarsi".

Nel pomeriggio il ministro dell’Interno Matteo Salvini nella sua tappa a Monreale ha sostato e deposto un mazzo di fiori davanti alla lapide dedicata ad Emanuele Basile, ufficiale dei carabinieri assassinato proprio a Monreale dalla mafia la sera del 3 maggio 1980. Il militare originario di Taranto stava rientrando a casa, insieme a sua moglie e sua figlia di quattro anni, dopo aver assistito alla processione per la festa del Santissimo Crocifisso. L'ufficiale aveva in braccio la figlia Barbara addormentata quando i sicari di Cosa nostra gli spararono numerosi colpi di arma da fuoco. Basile fece da scudo a sua figlia per proteggerla dai proiettili. Morì poi subito dopo in ospedale.

 

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